Firenze con bambini e adolescenti

Firenze: cosa vedere con bambini e ragazzi

Firenze è una città che parla la lingua universale dell’arte a grandi e bambini: non chiedetevi cosa fare e cosa vedere durante la vostra visita alla città toscana in famiglia! Chiedetevi piuttosto come organizzare efficientemente il tour del capoluogo, dove la concentrazione di opere d’arte e geniali ingegni suggerisce di partire dal suo centro storico, per spostarsi radialmente verso i quartieri più popolari, ma altrettanto belli.
Dovrete naturalmente fare i conti con l’età, la resistenza al trekking urbano e la capacità di mantenere alta la concentrazione dei giovani visitatori.
Non accanitevi a fare la spunta a tutte le attrazioni proposte in questa guida con una sola visita; piuttosto, selezionate quelle che vi sembrano più congeniali alla famiglia, e tornate in città più volte, se potete.

Firenze culla del Rinascimento

Per capire Firenze fino in fondo, raccontate ai bambini come la città sia stata la culla del Rinascimento (1400- 1550 circa). Un periodo storico di vera rinascita e rinnovamento culturale e scientifico, nel quale si affermò una nuova concezione dell’uomo e del mondo. Il nuovo uomo è padrone del suo destino, libero dalle restrittive teorie medievali. Questa consapevolezza forgia la ricerca artistica e scientifica e dà impulso all’economia.
Nel campo delle arti visive gravitarono contemporaneamente in città grandissimi maestri che rinnovarono i linguaggi dell’architettura, della pittura e della scultura: Filippo Lippi, Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Domenico il Ghirlandaio, il Verrocchio, il Perugino, Michelangelo Buonarroti, Raffaello… facevano tutti parte del sistema delle botteghe d’arte nello stesso arco di tempo.
I loro destini si sono fortunatamente incrociati alla famiglia dei Medici, collezionisti e grandi mecenati, che commissionarono importanti opere.
Nella rivoluzione culturale del Rinascimento grande importanza ebbero anche le Corporazioni delle Arti e dei mestieri, che riunivano lavoratori appartenenti alla stessa categoria professionale. Queste si erano costituite già dal 1100 al fine di regolamentare il lavoro e proteggere le categorie.
Svolsero un ruolo attivo nella vita politica della città e finanziarono grandi opere pubbliche.

Il centro storico di Firenze con i bambini

Racchiuso nell’antico tracciato delle mura medievali, ancora visibili in parte in zona San Frediano, il centro storico di Firenze è un museo a cielo aperto, dove passeggiare a testa in su con i bambini e i ragazzi.
Prima di iniziare la visita, mostrate loro la più antica testimonianza dettagliata dell’assetto della città, in cui sono ben riconoscibili i suoi monumenti.
Si tratta della Pianta della Catena, un’antica veduta a volo d’uccello, derivante da un originale perduto di Francesco di Lorenzo Rosselli del 1471-1482.

Tra il vivace quartiere di San Lorenzo e quello di Santa Croce, il capoluogo toscano si mostra nella sua straordinaria bellezza: dalla Cattedrale di Santa Maria del Fiore in Piazza del Duomo, a Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria, dalla Basilica di Santa Maria Novella a quella di Santa Croce, indugiate ad osservare la culla del Rinascimento italiano, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1982.

Firenze Pianta della Catena

Santa Maria Novella e la camera oscura

La costruzione della Chiesa di Santa Maria Novella, iniziata dai frati domenicani nel 1278, è un meraviglioso esempio di Romanico e Rinascimento toscano, anche se fu completata solo nel 1920.
Su commissione della famiglia Rucellai, Leon Battista Alberti disegnò il grande portale centrale, la trabeazione e il completamento superiore della facciata, in marmo bianco e verde scuro.

Questa chiesa nasconde un piccolo segreto: per scoprirlo dovrete entrare in una giornata di sole, intorno a mezzogiorno.
Procedete con lo sguardo fisso sul pavimento a scacchi, e ad un certo punto, proprio sotto i vostri piedi, apparirà il disco del sole. Non un raggio, ma l’immagine stessa dell’astro. Come può succedere? Ebbene, il rosone di Santa Maria Novella presenta un minuscolo foro, attraverso il quale penetra la luce e questa proietta sulla superficie opposta l’immagine (capovolta) del sole. È in pratica una vera e propria camera oscura, che precorreva le nostre macchine fotografiche analogiche.

Musei nelle vicinanze: Officina del Profumo Farmacia di Santa Maria Novella, Museo HZero.

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La Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Piazza Duomo è forse piccola per contenere la magnificenza della cattedrale di Santa Maria del Fiore e degli edifici connessi, come il campanile di Giotto e il Battistero di San Giovanni.
La costruzione della cattedrale iniziò nel 1296 e si concluse, solo dal punto di vista strutturale, nel 1436.
I lavori furono commissionati inizialmente all’architetto Arnolfo di Cambio, per essere sospesi e ripresi più volte nel corso degli anni. Possiamo definirla un’opera collettiva, nella quale si avvicendarono grandi artisti, come Giotto, Francesco Talenti e Giovanni di Lapo Ghini.

E la cupola? Nessuna indicazione nel progetto iniziale, tanto che a fine Trecento era rimasta una grande cavità senza copertura, posta su un tamburo ad un’altezza di circa sessanta metri. Incaricato lo stesso Arnolfo, alla sua morte il progetto fu affidato a Brunelleschi. Uomo poliedrico del Rinascimento, presentò un progetto di cupola autoportante, senza uso di impalcature e centine. I finanziatori videro subito la possibilità di risparmiare, e gli commissionarono l’opera.

Servirono ben quindici anni per completare la cupola del Duomo di Firenze, che all’epoca della costruzione era la più grande al mondo.
Osservate la cupola con i bambini: sembra un ombrello gigante a otto spicchi, con un’altezza di ben novantun metri e un diametro di cinquantaquattro. Brunelleschi adottò una soluzione innovativa e geniale, realizzando due calotte collegate internamente tra loro: quella interna, molto spessa e capace di reggersi da sola, e quella esterna, con la funzione di proteggere la calotta interna.
Le due calotte sovrapposte sono separate da intercapedini, nelle quali si può camminare, collegate da costolature orizzontali e verticali, in modo da creare una sorta di grata resistente.
Se il racconto vi ha incuriosito, non vi resta che prenotare la vostra visita alla Cupola del Duomo di Firenze. Un percorso tutto in salita (463 gradini) attraverso l’interno della cupola, che vi permetterà di ammirare da vicino anche i bellissimi affreschi di Giorgio Vasari e i tetti della città.

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Il Campanile di Giotto

Anche se denominato il “Campanile di Giotto”, in realtà il grande artista ricevette l’incarico alla fine della sua carriera, e non riuscì a portarlo a termine per sopraggiunta morte.
Il suo contributo è più evidente all’esterno, con la raffinata selezione di marmi policromi, il merletto traforato delle finestre e il grandioso ciclo figurativo sul basamento.

Dal Battistero di San Giovanni, verso il Paradiso

Dedicato al patrono della città, fu per secoli il luogo di battesimo dei fiorentini e di investitura di cavalieri e poeti. È un capolavoro del Romanico fiorentino, con paramento esterno in marmo bianco di Carrara e verde di Prato, mentre gli interni scintillano grazie alla splendida decorazione musiva, realizzata tra il XIII e il XIV secolo.
Soffermatevi con i bambini e i ragazzi davanti alla celebre “Porta del Paradiso”, realizzata dall’orefice e scultore Lorenzo Ghiberti. Riuscite a riconoscere le storie bibliche raccontate attraverso le formelle dorate? Danneggiata dall’alluvione del 1966, la decorazione originale fu trasportata nel vicino Museo dell’Opera del Duomo.

Basilica di San Lorenzo, l’incompiuta

Una chiesa, quella di San Lorenzo, alla quale i Medici furono sempre fortemente legati. Tra le più antiche in città, affidarono la sua ristrutturazione al Brunelleschi, a inizio Quattrocento. La facciata fu commissionata invece a Michelangelo, ma rimase incompiuta.

Non ci si aspetta quindi, osservando la nuda facciata, di confrontarsi con tanta opulenza all’interno.
In particolare, il sontuoso complesso delle Cappelle Medicee, luogo di sepoltura della famiglia Medici, lascerà senza parole grande e piccini.

Musei nelle vicinanze: Museo degli Innocenti, Museo Archeologico Nazionale, Museo Casa di Dante.

Piazza della Signoria, sul palco di Firenze

Piazza della Signoria è sempre stato il palcoscenico sociale e politico della città.
Il Nettuno sembra rubare la scena con la sua prestanza: forgiato da un unico blocco di marmo di Carrara da Ammannati e suoi allievi, fu un grande monumento celebrativo del potere di Cosimo I de’ Medici. Prima grande fonte pubblica a Firenze, fu usata come lavatoio nel XVI secolo, poi abbeveratoio per animali. Leggete la curiosa targa sulla parete di Palazzo Vecchio datata 1720, che vieta di “fare sporchezze di sorta alcuna, lavare in essa calamai, panni o altro né buttarvi legnami o altre sporcizie”.

Adiacente alla fontana, l’occhio cade anche sulla bellissima copia del David di Michelangelo. L’originale, emblema del Rinascimento e simbolo di Firenze, venne ricoverato alla Galleria dell’Accademia nell’agosto del 1873.
Nella Loggia dei Lanzi, edificata tra il 1376 e il 1382 per ospitare al coperto le numerose assemblee pubbliche popolari, osservate infine il gruppo drammatico del Ratto delle Sabine, del Giambologna, e a sinistra, il bronzo di Benvenuto Cellini, Perseo che taglia la testa alla Medusa.

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Palazzo Vecchio, cuore pulsante di Firenze

Arnolfo di Cambio disegnò una solida fortezza nel 1299, appoggiata sulle fondamenta della pre-esistente torre dei Foraboschi.
Per secoli Palazzo Vecchio è stato il centro del potere cittadino: nel Cinquecento era la residenza di Cosimo I de’ Medici, di sua moglie Eleonora de Toledo e dei loro undici figli, prima che si stabilissero a Palazzo Pitti.

Dal 1865 al 1871 fu sede del Parlamento del Regno d’Italia, mentre oggi ospita il Sindaco di Firenze e vari uffici comunali.

Qui c’è anche la sede dell’Associazione Mus.e, che si occupa della valorizzazione del patrimonio dei Musei Civici Fiorentini e organizza laboratori e visite per famiglie alla scoperta dei Beni culturali della città.

Fuori l’aspetto è quello austero di un castello, ma già dal cortile interno vi aspetta un trionfo ardito di colori, ad opera nel Cinquecento del Vasari. Pensate che fu decorato in occasione di un matrimonio, tra il figlio di Cosimo I e Giovanna d’Austria. Al centro, ammirate la splendida fontana in porfido, sormontata dalla statua Putto con Delfino di Andrea del Verrocchio.

Gli interni di Palazzo Vecchio si aprono in diverse sale, stanze, corridoi; la più famosa è il Salone dei Cinquecento, lungo cinquantatré metri e largo ventidue, affrescato con vorticose scene di battaglia dipinte da Vasari e dai suoi apprendisti. Oggi è utilizzato anche per accogliere conferenze ed eventi di grande rilievo.

Sulla Torre di Arnolfo

Quattrocento diciotto gradini di stupore e sudore vi allenano alla vista più spettacolare di tutta la città. Sarà la bellezza di Firenze abbracciata dalle colline circostanti a togliervi il fiato, e non la salita!
Musei nelle vicinanze: Uffizi, Palazzo Davanzati

I musei di Firenze da visitare con bambini e teenager

Officina del Profumo Farmacia di Santa Maria Novella

In Via della Scala, potrete entrare gratuitamente nell’antica Farmacia di Santa Maria Novella, con scaffali in stile neogotico e i caratteristici vasi d’antan, con le belle etichette scritte in calligrafia cancelleresca.
Grandi e bambini qui non resistono alla tentazione di annusare saponette, profumi, essenze speciali, in un’atmosfera raffinata e noir.
Perché non scegliere qui un prezioso e autentico souvenir?

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Museo HZero, il plastico ferroviario più grande d’Italia

Nonostante il grande plastico ferroviario sia tra i più estesi d’Europa (ben 280 mq), HZero – L’impresa ferroviaria in miniatura – è ancora poco conosciuto come museo per famiglie a Firenze.
Immaginato e realizzato da un collezionista appassionato, Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano, il plastico è concepito come un grande scenario con diversi panorami, in cui viaggiano i trenini: dalle casette del villaggio nordico, alla ricostruzione delle Dolomiti, dai porti alle gallerie, alle zone industriali fino alle bucoliche campagne, in una sorta di Europa in miniatura.

È un modello artigianale, costruito a mano, quasi completamente privo di componenti standardizzate! Ma tecnologia e ingegneria, con software di gestione delle linee e sistemi elettronici simili a quelli utilizzati dalle Ferrovie dello Stato, ne garantiscono il funzionamento.
La visita è altamente immersiva: grandi e piccini sono rapiti non solo dall’osservazione del plastico e dei trenini in movimento, ma anche da una coreografia poetica di luci, suoni e proiezioni.

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Al Museo degli Innocenti, storie d’infanzia e maternità negate

State per entrare in un antico orfanotrofio, che per circa seicento anni ha accolto 500000 bambini abbandonati. L’impegno verso l’infanzia prosegue: oggi l’Istituto è un’Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona, con missione incentrata sulla promozione dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Nella Firenze del Quattrocento, la tutela degli infanti abbandonati era prerogativa dell’Arte della Seta. Fu proprio grazie al finanziamento di questa importante corporazione di lavoratori della città, che fu edificato lo Spedale degli Innocenti, su progetto di Filippo Brunelleschi. Era la prima volta in tutt’Europa che un luogo di assistenza era riservato ai bambini abbandonati.

Preparatevi psicologicamente ad un viaggio commovente a ritroso nel tempo, tra le vite di nocentinenocentini, ricostruite attraverso la documentazione d’Archivio.
Tra i reperti del Museo degli Innocenti, i più strazianti sono i “segnali”: talvolta i genitori lasciavano tra le fasce dei figli piccoli “segni di riconoscimento” nella speranza di un possibile ricongiungimento. Questi oggettini, lettere, croci, testimonianze di un amore interrotto forzatamente, sono oggi custoditi in piccole teche estraibili.

I servizi educativi del museo, la Bottega dei Ragazzi, organizzano molte attività per famiglie, alla scoperta della storia e degli inestimabili tesori artistici del museo.

Per una piacevole sosta dopo la visita, con vista sul Duomo, raggiungete il Caffè del Veronese, posto sulla terrazza del quinto piano. Era l’antico stenditoio dell’Ospedale degli Innocenti.

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Al MAF – Museo Archeologico di Firenze, egiziani e non solo

Il Museo Archeologico di Firenze è un autentico scrigno di tesori, eclissato dalle attrazioni rinascimentali.
Comprende la sezione etrusca, romana, greca, egizia, detta anche Museo Egizio (è la seconda collezione in Italia dopo quella di Torino), e la sezione numismatica.
Tra i reperti etruschi di maggiore importanza, qui è conservata la Chimera, una statua votiva in bronzo ritrovata ad Arezzo nel 1533, che rappresenta un animale parte leone, parte capra e parte serpente.

Al Museo del Giocattolo e di Pinocchio

Il Museo del Giocattolo e di Pinocchio espone a rotazione un’importante collezione di balocchi, costruiti tra il 1700 e il 1970.
Un percorso affascinante tra le varie ere del giocattolo, da quello artigianale a quello industriale: bambole, soldatini, macchinine, con un’intera sezione dedicata a Pinocchio.
Un tuffo in un mondo che a prima vista sembra magico ed incantato, ma che in realtà testimonia le svolte dell’umanità. La fantasia e il gioco sono rappresentazioni in piccolo dell’evoluzione tecnologica: automobili e trenini, aeroplani e missili tra le due guerre, robot e astronavi, fino alle più recenti consolle.

 

Le Gallerie degli Uffizi, a caccia d’icone

Come impostare una prima visita con bambini e teenager agli Uffizi, il museo più visitato d’Italia?
La prima visita deve essere una sorta di passeggiata nella Bellezza.
Selezionate gli imperdibili, i capolavori del Rinascimento italiano, come la sensualissima Venere di Botticelli, e la Primavera, nel suo tripudio gioioso di piante e fiori. Ma anche le opere che i vostri figli hanno studiato o studieranno a scuola.

Seguite un file rouge, andando a caccia di particolari, come le bellissime rappresentazioni di fiori, gli abiti preziosi, gli animali domestici.
Con i piccolissimi funziona moltissimo la ricerca di animali mostruosi e draghi… ce ne sono davvero tanti da cacciare in museo.

Sempre per i più piccoli, gli Uffizi mettono a disposizione dei kit da stampare e utilizzare in autonomia e dei podcast da ascoltare prima della visita. Tutto sul sito ufficiale.

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A Palazzo Davanzati – Museo della Casa Fiorentina Antica

Per immergersi negli ambienti di una residenza fiorentina di fine Trecento e scoprire come vivevano le famiglie più ricche del tempo, raggiungete Palazzo Davanzati.
Anche se in origine al posto del leggiadro loggiato doveva esserci una merlatura, è comunque una delle poche case torri sopravvissute alle grandi demolizioni ottocentesche.
Tutto in questa dimora obbediva a funzioni di difesa, ma l’aspetto severo dei primi ambienti si stempera nelle sorprendenti pitture parietali che rivestono le pareti di alcune stanze.

Potremmo paragonare i dipinti a raffinatissime carte da parati, che con la stagione fredda venivano ricoperte da arazzi per isolare termicamente le stanze.
Gli ambienti domestici, gli agiamenti (gabinetti), presenti in tutti i piani e la cucina al terzo piano, testimoniano la ricchezza delle nobili famiglie che dimorarono in questo magnifico esempio di casa medievale a Firenze.
Palazzo Davanzati fa parte del complesso museale Musei del Bargello.

Al Museo Casa di Dante, per riscoprire la Comedìa

Recentemente rinnovato, il Museo Casa di Dante dispone di un nuovo allestimento multimediale, che consente anche ai nativi digitali di indagare in modo più coinvolgente e interattivo la vita e le opere del Sommo Poeta.
Qui bambini e ragazzi incontreranno Dante nella Firenze del Trecento, guidati dalle più avanzate tecnologie come stanze immersive con suggestioni visive e sonore, l’ologramma della sua testa, video mapping e visori per la realtà virtuale.

Firenze d’Oltrarno

A Palazzo Pitti e Giardino di Boboli

Superate l’Arno percorrendo l’iconico Ponte Vecchio, per raggiungere quella che fu la sontuosa residenza dei granduchi di Toscana, prima De Medici e dal 1737 Asburgo-Lorena.
Attualmente è sede di cinque diversi musei: il Tesoro dei Granduchi e il Museo delle Icone Russe, con la Cappella Palatina, al pianterreno, la Galleria Palatina e gli Appartamenti Imperiali e Reali al piano nobile del Palazzo, la Galleria d’Arte Moderna e il Museo della Moda e del Costume al secondo piano.

Ma in questo articolo ci soffermiamo sul suo esteso parco, il Giardino di Boboli, uno dei più importanti esempi di giardino all’italiana al mondo.
Tenetevela come tappa speciale per due ore di piacevole relax, lontani dal traffico cittadino. Perdetevi tra i sentieri e i passaggi segreti, percorrete labirinti vegetali, godete del gorgoglio dell’acqua delle fontane. Oppure, scaricate la mappa speciale di Boboli per scegliere il vostro percorso di visita, valutando salite, discese e attrazioni preferite.

Firenze con bambini giardino di Boboli

La Cappella Brancacci è più vicina

Nella Chiesa di Santa Maria del Carmine si conservano testimonianze uniche di pittura: gli affreschi della Cappella Brancacci eseguiti da Masolino e Masaccio (come la drammatica Cacciata dal Paradiso) e completati, dopo la morte di quest’ultimo, da Filippino Lippi.

C’è un motivo in più per visitare quanto prima Santa Maria del Carmine quanto prima: presso la Cappella è infatti allestito un cantiere di attività diagnostica e restauro, al quale è possibile accedere in sicurezza. Salendo sui ponteggi, potrete apprezzare da vicino i mirabili affreschi.

La guida di Firenze per famiglie – Firenze for families

L’Assessorato al Turismo del Comune di Firenze, in collaborazione con l’Associazione Mus.e, ha realizzato una guida e una mappa cartacea,  che vengono distribuite gratuitamente presso gli infopoint di Firenze, Palazzo Vecchio e il Museo degli Innocenti. Si tratta di due pubblicazioni coordinate, in doppia lingua italiano-inglese, che illustrano ai bambini la città e i dintorni attraverso un linguaggio semplice, con una grafica altrettanto immediata ed efficace.

Vai alla pagina di Firenze per Famiglie per scaricarle!

Quando visitare Firenze

Novembre è uno dei mesi migliori per visitare Firenze, città molto in sofferenza a causa dell’overtourism. Ma c’è un altro mese che mi sento di consigliare, se non soffrite la canicola estiva: agosto.

In agosto la città si svuota, i fiorentini scappano, le strade solitamente ingorgate dal traffico sono deserte e silenziose. Vi troverete a condividere le meravigliose piazze e vie cittadine solo con altri visitatori, senza disturbare i poveri local che non ne possono più del turismo.

Allora, avete già deciso la vostra selezione fiorentina di meraviglie? Vi aspetto nei commenti per qualsiasi richiesta o suggerimento!

Visita guidata a Firenze: scopri la città con una guida turistica

Non sapete da dove iniziare per organizzare la visita a Firenze in famiglia? Cosa vedere, cosa non perdere e soprattutto cosa raccontare a bambini e teenager che spesso sbuffano nelle visite alle città d’arte? No panic!

Noi ci siamo affidati a Giulia Bacci, guida turistica abilitata per Firenze e provincia, per un tour nel centro storico appassionante.


Teresa Scarselli
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Commenti su “Firenze: cosa vedere con bambini e ragazzi

  • Sono stata a Firenze diverse volte, ma mai con mia figlia. Ora credo sia giunto il momento, data l’età ( dieci anni ) di portarla a conoscere la culla della cultura italiana. Ormai può capire le forme d’arte ed emozionarsi ammirandole.

  • Direi che Firenze è proprio una città a misura di bambini, che sicuramente trovano molte attività da fare e molte cose da vedere! Una città così non può che attrarre qualsiasi tipo di turista, di qualsiasi età direi!

  • Adoro Firenze. Per me è una delle città più belle tra quelle che ho visto. Ci sono stata in diverse stagioni ma per me, visto che non sopporto il caldo, l’autunno è la migliore. Devo segnarmi di tornare alla Farmacia di Santa Maria Novella perché ci sono stata una volta sola anni fa e per qualche motivo mi dimentico sempre che è un ottimo posto per fare qualche acquisto.

  • Firenze è una città spettacolare che ho visto 3 volte! Ogni volta mi sorprende e mi incanta, è ricca di prospettive per giovani, adulti, amanti dell’arte e non solo! Ci tornerei subito, anche se ci sono stata solo nel 2022!

  • Firenze, tra tutte le città d’arte italiane, è sicuramente quella che preferisco; non solo per la sua bellezza ed eleganza ma anche per la storia di Firenze che mi ha sempre affascinata molto. Peccato che sia davvero molto costosa!

  • Adoro Firenze e per un po’ ci ho abitato . Mi piace il suo lato non turistico lontano dai musei interessanti sono le case degli artigiani le biblioteche i mercati e i parchi … con i bambini giri in bici nei parchi lontano dalla folla . Firenze per me ha il suo fascino d’inverno nelle giornate di sole

  • Firenze è una città davvero meravigliosa, e con vergogna ammetto di non esserci ancora stata. Articolo davvero interessante e ricco di spunti che prenderò assolutamente visto che sono in compagnia di due bimbe che si annoiano subito.

  • La casa museo di Dante e l’Officina del profumo me le segno per la prossima volta che sarò a Firenze. Così come mi riprometto sempre di entrare a Santa Maria Novella dove non sapevo ci fosse una camera obscura, l’unica vista per me é stata ad Edimburgo.

  • Abito in una città che è talmente vicina e ben collegata a Firenze che non posso esimermi dal visitarla ogni volta che posso. D’altronde, ci sono così tante cose da vedere! Tra tutte quelle che hai elencato, non saprei proprio da dove iniziare!

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