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Valle d’Itria: in Puglia tra i trulli di Alberobello e la bianca Ostuni

La Valle d’Itria è un paesaggio bucolico dipinto di bianco e verde, punteggiato da geometrie uniche e tradizioni antiche. Qui, tra uliveti secolari e vigneti baciati dal sole, le gemme più celebri sono Alberobello, con i suoi inconfondibili trulli, e la splendente Ostuni, la “Città Bianca” che domina il mare. Ma preparatevi a scoprire con questo racconto altri piccoli borghi, per un’immersione nella dimensione più viva e più autentica della Puglia.

Dove è la Valle d’Itria?

Se c’è un luogo dove la Puglia si rivela in tutta la sua incantevole autenticità, quello è la Valle d’Itria. Siamo nel cuore della regione, a una ventina di minuti dal mare, in un’area che abbraccia le province di Bari, Brindisi e Taranto. È qui che le aspre Murge lasciano il posto a un paesaggio più dolce, una depressione carsica che si estende tra le pittoresche cittadine di Locorotondo, Cisternino e Martina Franca, e finisce dove inizia il Salento più profondo.

Ciò che colpisce a prima vista, e che rende questa valle inconfondibile, è la presenza onnipresente dei trulli. Non sono solo un’esclusiva di Alberobello – che pure deve a queste iconiche costruzioni la sua fama mondiale – ma punteggiano l’intero paesaggio. Queste caratteristiche abitazioni in pietra a forma di cono si alternano a imponenti masserie e distese infinite di uliveti, creando un mosaico di colori e forme che si staglia contro il cielo azzurro. La Valle d’Itria è un vero spettacolo, un luogo dove la storia rurale e l’architettura spontanea si fondono con la bellezza della natura e il fascino delle sue cittadine pittoresche. Un angolo di Puglia da esplorare con calma, lasciandosi sorprendere a ogni curva.

Alberobello, una fiaba di pietra e storie nascoste

Sebbene i trulli rurali siano sparsi lungo tutta la Valle d’Itria, la massima concentrazione di esemplari meglio conservati di questa forma architettonica si trova proprio qui ad Alberobello, con più di 1500 strutture nei rioni di Monti e Aja Piccola. Avvicinandosi, un panorama quasi surreale inizia a svelarsi, così unico e iconico da essere riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Si tratta di un’incredibile, abbagliante distesa di trulli bianchi.

Molto più che semplici casette: i trulli sono capolavori di architettura rurale, testimonianze ingegnose di una tradizione costruttiva antica. Nati come ripari temporanei per contadini o come umili dimore permanenti, queste strutture raccontano storie di vita agricola e di un profondo legame con il territorio.

La loro magia risiede nella tecnica costruttiva: eretti interamente a secco, senza l’uso di malta o cemento, con pietre calcaree, spesso recuperate dagli scavi per le cisterne o raccolte nei campi circostanti.

Valle d'Itria Alberobello

Rione Aia Piccola e Rione Monti

Iniziate l’esplorazione percorrendo il più raccolto e autentico Rione Aia Piccola, dove l’atmosfera è quieta e quasi sembra di intravedere scorci di vita quotidiana scorrere ancora a ritmo lento, lontano dalla frenesia turistica.

Attualmente è l’unica zona non toccata da attività commerciali. Qui è possibile scoprire scorci suggestivi che testimoniano l’aspetto che buona parte del paese doveva avere fino a qualche decennio fa. Qui, i trulli sono ancora prevalentemente residenze private, trasformate in albergo diffuso, e passeggiando si percepisce un senso di comunità e di legame profondo con la tradizione. È un luogo dove il tempo sembra scorrere più lentamente, invitando alla contemplazione e alla scoperta dei dettagli architettonici che rendono unici questi edifici.

Successivamente, dirigetevi verso il più celebre e vivace Rione Monti, con le sue strade in salita costellate di oltre mille trulli che oggi ospitano per lo più negozi di artigianato, botteghe e punti ristoro, risalendo fino a raggiungere la suggestiva architettura del Trullo-Chiesa di Sant’Antonio.

Il trullo sovrano

Tra questi coni aguzzi e le stradine caratteristiche, non manchiamo di visitare il Trullo Sovrano, l’unico trullo a due piani, un vero monumento nazionale che ci permette di capire meglio la storia, l’architettura e la vita di un tempo racchiusa tra quelle pietre.

Dichiarato monumento nazionale fin dal 1930, questo straordinario edificio – l’unico trullo di Alberobello costruito su due piani – vi aspetta in Piazza Sacramento, proprio alle spalle della Basilica dei Santi Medici Cosma e Damiano.

Conosciuto fin dal 1916 come “Sovrano“, questo trullo ha una storia affascinante. Originariamente era il cuore della “Corte di papa Cataldo“, la residenza del facoltoso sacerdote Cataldo Perta (1744-1809), che molto probabilmente ne fu il costruttore.

Nel corso dei secoli, le sue mura hanno custodito non solo la vita quotidiana, ma sono state anche spezieria (farmacia) e persino cappella. Pensate che nel 1785, lo stesso Don Cataldo vi portò da Roma le reliquie dei Santi Cosma e Damiano, santi patroni di Alberobello, ospitandole proprio qui prima della costruzione della basilica.

Il Trullo Sovrano rappresenta anche un punto di svolta nell’arte costruttiva dei trulli. Se da un lato mostra la massima abilità raggiunta nella progettazione di queste strutture, dall’altro inaugura l’uso della malta (la tecnica “a cotto”), segnando un’evoluzione rispetto alla tradizionale costruzione interamente a secco.

puglia alberobello trullo sovrano

La Casa D’Amore

Questa casa rappresenta un vero passaggio tecnico-costruttivo dalle prime case a trullo alle abitazioni ottocentesche. Costruita a partire dal 1797 da Francesco D’Amore, fu la prima casa di Alberobello ufficialmente in cotto, cioè con l’uso di malta.
Monumento nazionale dal 1930, restaurata nel 1951, Casa D’Amore attualmente è sede dell’Assessorato al Turismo.

Visita a Ostuni, la Città Bianca

Immaginate un manipolo di case, interamente vestite di calce candida e accecante sotto il cielo azzurro di Puglia: è lei, la magnifica Ostuni.

Il mare è lì, a portata di mano, ma non così vicino da attrarre le folle estive. E proprio all’interno delle mura della “Città Bianca”, arroccata su tre colli che dominano la Valle d’Itria, potrete ancora respirare il profumo più autentico di questa terra.

Un dedalo di vicoli stretti, scalinate ripide e piazzette nascoste vi aspetta. Ogni angolo regala scorci inaspettati: un arco che incornicia un pezzo di cielo, un balconcino fiorito, un dettaglio architettonico antico. Il biancore quasi accecante delle sue case, interrotto solo dal verde e blu delle porte e finestre, crea un’atmosfera quasi surreale.

Cattedrale di Ostuni

La quattrocentesca Cattedrale, intitolata a Santa Maria dell’Assunzione, si erge maestosa sulla sommità del colle più alto della città. La sua storia affonda le radici nel lontano 1435, quando iniziarono i lavori di costruzione, completati tra il 1470 e il 1495. Questo monumento nazionale italiano è un esempio mirabile di romanico pugliese, con influenze gotiche e barocche che si fondono armoniosamente.

La facciata, tripartita da agili lesene, cattura lo sguardo con il suo grande rosone a 24 raggi, uno dei più grandi al mondo, che rappresenta un vero e proprio poema in pietra. All’interno, la chiesa presenta una pianta a croce latina, con due colonnati che separano la navata centrale dalle laterali.

Valle d'Itria Ostuni

Il piccolo borgo di Cisternino

Tra i borghi incantevoli della Valle d’Itria, Cisternino si distingue per il suo spirito più “ruspante”. Fa parte, a ragione, dei Borghi più Belli d’Italia, ma ciò che l’ha resa celebre, specialmente tra gli amanti della buona tavola tradizionale, sono i suoi inconfondibili “fornelli”. Queste osterie tipiche ti accolgono con un profumo inebriante di carne alla brace che inebria l’aria, e qui, a ogni ora del giorno, puoi gustare le famose bombette di carne, ma anche involtini e braciole infilate sullo spiedo, preparati al momento.

Basta addentrarsi tra i vicoli che circondano Piazza Vittorio Emanuele, dove svetta il simbolo della città, la Torre dell’Orologio risalente al 1850, per ritrovarsi circondati da decine di tavolini e tovaglie a quadri che invitano a sedersi e assaporare l’atmosfera.

Anche a Cisternino, come in ogni borgo che si rispetti in Valle d’Itria, non manca di certo una terrazza panoramica mozzafiato: in Piazza Garibaldi, proprio di fronte alla chiesa, si trova un affaccio imperdibile con skyline spettacolare sull’intera valle.

 puglia Cisternino piazza

Cena a Cisternino da Soleti

Da Soleti, una storica braceria-macelleria appena fuori dal borgo, è possibile vivere un’esperienza che è più di una cena: è un rito conviviale. Si sceglie il taglio direttamente dal banco, si chiacchiera con il macellaio, si aspetta che la carne sfrigoli sulla griglia. Un sapore autentico, diretto, che sa di festa e tradizione.

 puglia Cisternino braceria soleti

Martina Franca: la perla barocca della Valle d’Itria

Martina Franca ha due nomi femminili, e proprio come una donna è bellissima ed elegante.” Così la descrivono con orgoglio i suoi abitanti, e non si può dar loro torto. Martina non è un semplice borgo, per dimensioni e conformazione, ma la sua eccezionale concentrazione di bellezza si trova nel suo magnifico centro storico, facilmente esplorabile a piedi.

Questa è una delle principali città della Valle d’Itria dove il barocco trionfa in ogni angolo. Il culmine di questa bellezza è la spettacolare Piazza Maria Immacolata, senza dubbio la più scenografica della città, un vero salotto a cielo aperto che ti lascerà senza fiato.

La Basilica di San Martino

La Basilica di San Martino, costruita a metà del Settecento sul sito di una chiesa romanica, è il cuore spirituale di Martina Franca. La sua facciata barocca è un capolavoro, con l’immagine di San Martino che condivide il suo mantello. All’interno, ammirate tele preziose di Domenico Antonio Carella e un altare maggiore in marmi policromi del XVIII secolo, senza dimenticare le reliquie di Santa Comasia e Santa Martina.

Palazzo Ducale, dove il barocco si fonde con il rinascimentale

Poco distante, in Piazza Roma, si erge il Palazzo Ducale, un’imponente residenza seicentesca voluta dal duca Petracone Caracciolo. Qui il barocco locale si fonde con elementi rinascimentali. Oggi sede del Municipio, conserva sale riccamente affrescate, come quelle dell’Arcadia, del Mito e della Bibbia, impreziosite dalle opere del pittore Domenico Carella.

Tour in e-bike della Valle d’Itria

La Valle d’Itria non è solo un luogo da ammirare, ma da esplorare. Per gli amanti dello slow travel, non c’è modo migliore di farlo che con un tour in e-bike. Con le guide di Bici Club Ostuni, potrete scivolare dolcemente nel cuore di questa terra magica. Pedalerete lungo un reticolo bianco di muretti a secco che disegnano geometrie rurali, tra pennellate vivaci di fiori e macchia mediterranea.

Qui, i trulli emergono sparsi nella campagna come sentinelle di pietra, testimoni silenti di un’antica vocazione agricola. Li vedrete ancora nudi nella loro semplice pietra, alcuni diroccati, altri restaurati alla perfezione, immersi tra ulivi secolari e filari di viti. È un’esperienza che connette profondamente con l‘anima più autentica della Puglia, un viaggio lento e appagante che lascerà ricordi indelebili di un paesaggio unico al mondo. Che aspettate a salire in sella?

Valle d'Itria in ebike

Per altre ispirazioni di viaggio, leggi anche Puglia autentica, itinerario di 7 giorni nel Salento

Articolo scritto in collaborazione con ARET Puglia Promozione, grazie al Press Tour “Puglia coast to coast, tra riserve naturali, spiagge e ricchezze storico-artistiche“.

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