Pompei città Santuario Maria del Santo Rosario

L’altra Pompei, cosa vedere oltre gli scavi: dal santuario alla street art

Pompei Città è giovanissima, ma come le città medievali deve la sua genesi a una fondazione religiosa, il Santuario della Beata Vergine del Rosario.
Dopo una giornata di visita agli scavi del Parco Archeologico, prendetevi tutto il tempo per scoprirla: tra storie di fede e dedizione verso il prossimo, street art e vivaci locali, saprà sorprendervi!

Il Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario

Fu Bartolo Longo, oggi beato, a ristrutturare a fine Ottocento la piccola chiesa parrocchiale del Santissimo Salvatore, risalente all’Anno Mille e a costruire poi, grazie a lasciti e offerte, la nuova chiesa. 
Proprio attorno al cantiere della basilica iniziò a sorgere una vera e propria città: prima le case per gli operai, poi il telegrafo, la stazione ferroviaria, un piccolo ospedale, l’osservatorio meteorologico.

Bartolo fu uomo di fede ma soprattutto dedito alla difesa dei diritti dell’infanzia: fondò l’Orfanotrofio Femminile, la prima delle sue Opere di Carità a favore dei minori e si adoperò nel recupero dei figli dei carcerati, fondando l’Ospizio per i figli dei carcerati.

Il santuario è oggi importante meta di pellegrinaggi, per venerare le spoglie del beato e il dipinto da lui stesso portato a Pompei, considerato miracoloso.
Si tratta di una tela rappresentante la Vergine del Rosario con il bambino; ai lati San Domenico e Santa Caterina da Siena in adorazione.

Accanto al santuario si innalza maestoso il campanile, alto ottanta metri: prendete l’ascensore interno per arrivare fino alla terrazza superiore e godervi un panorama mozzafiato.
Per una visita al santuario più performante, affidatevi ad una guida locale: in zona ad esempio opera egregiamente l’associazione “Pompei Tutors”.

Pompei città Santuario Maria del Santo Rosario (2)

Pompei Street Festival

Pompei Street Festival è un progetto nato nel 2021 per la riqualificazione del territorio e per la promozione turistica della cittadina a due passi dal Parco Archeologico.
Ogni estate qui convengono artisti da tutto il mondo: il live show per le vie della città dà vita a colorati murales e a installazioni, ispirati a tematiche sociali e ambientali.
Il programma della manifestazione prevede anche laboratori per bambini, altri di pittura collettiva, concerti, cinema e addirittura un Cosplay Contest. Un festival giovane ma di grande successo, visto le 20000 presenze registrate nell’edizione 2023.

Ad oggi la città di Pompei ha ereditato una cinquantina di dipinti murali, numero che crescerà negli anni: partite dalla mappa posta nella piazza del Santuario, davanti al monumento dei Caduti, per scoprire dove sono nascosti e divertirvi con una speciale caccia al tesoro.

Pompei città Santuario cosa vedere street festival

Dove mangiare a Pompei: dall’archeofood alla pizza

A Pompei ci si può fermare anche per approfittare di una tradizione culinaria antichissima, con ricette che spaziano dall’epoca romana a pizze contemporanee.
Vi chiederete come sia possibile ricostruire una portata di duemila anni fa: ebbene, grazie allo studio delle ricette del gastronomo e scrittore romano Marco Gavio Apicio e all’osservazione degli affreschi di Pompei ed Ercolano, siamo in grado di compiere un primo passo verso questa ricostruzione.

Ma anche l’archeo botanica e lo studio sui resti umani rinvenuti ad Ercolano sono stati d’aiuto: l’analisi degli isotopi stabili del carbonio e dell’azoto degli amminoacidi che compongono le ossa hanno permesso agli scienziati di ricostruire la dieta degli abitanti con grande  accuratezza.

Da Caupona

Da Caupona troverete l’atmosfera di un’osteria pompeiana, non solo per gli affreschi in stile che decorano la sala da pranzo. Il personale indossa tuniche romane e i clienti stessi sono invitati a vestire gli abiti dell’epoca. Un’ambientazione che catapulta nel passato grandi e bambini!

Ma è soprattutto il menù ricercato, che prende spunto dalle ricette di Apicio, ad appagare occhi e palato.
Scoprirete come le spezie fossero importanti nell’antichità, perché assieme al sale permettevano una migliore conservazione di carne e pesce. Alcune di queste erano anche considerate afrodisiache: testatelo da Caupona, che ne fa largo uso, rispettando però i palati moderni più delicati.
Un esempio di portate? Dal tonno eros, scottato e aromatizzato con timo, pepe, senape e sesamo nero, alla zuppa di cereali fredda, fino alla spigola marinata con chiodi di garofano, noce moscata e coriandolo.

Al Mercato Pompeiano

Al Mercato Pompeiano dovrete sdoppiarvi per gustare, al civico 13, le carni più “scioglievoli” in bocca e al civico 8 le pizze della tradizione napoletana e quelle vegane. Ebbene sì, tra ristorante e pizzeria la scelta è ardua, ma sappiate che in entrambi i locali potrete sbizzarrirvi con antipasti tipici della tradizione, dai fritti croccantissimi e asciutti, alle polpette golose e succulente.
Poste tra il santuario di Pompei e gli scavi, le due location sono particolari, per le pareti in pietra viva non intonacata e la dispensa a vista: potete acquistare tutti gli ingredienti utilizzati nelle cucine, per tentare di riprodurre con le vostre mani il piatto che più ha solleticato i vostri sensi. Ci riuscirete?

Da Varnelli

Anche da Varnelli non si scherza con gli antipasti! Sono quelli della tradizione, rivisitati in chiave contemporanea, pronti a rallegrare le vostre papille gustative.
La pizza è quella classica napoletana, col cornicione alveolato, morbida e digeribile perché realizzata con farine con germe di grano, ricche di fibre, vitamine e sali minerali.
La location è ispirata allo stile industrial, con punti di letizia e colore grazie alle preziose cementine.
I camerieri, infine, oltre che offrire un servizio impeccabile, vi intratterranno con un perfetto food storytelling.

Al Bosco de’ Medici

Il Bosco de’ Medici è un’azienda vinicola con bistrot e resort, a pochissima distanza dal santuario di Pompei.
Dopo aver visitato la cantina, con i silos in acciaio e le caratteristiche anfore di terracotta per l’invecchiamento dei vini, potrete fare il tour del vigneto sperimentale. Scoprirete non solo che al suo interno c’è un’area interessata da scavi archeologici, ma anche le principali caratteristiche di un progetto biodinamico come questo.

Qui non vengono utilizzati antiparassitari: sono le rose a inizio filare a fungere da sentinella e indicatore di eventuali attacchi di microorganismi dannosi. Questa pianta infatti viene assalita più facilmente dai parassiti e subisce per prima le carenze minerali. Ciò garantisce interventi tempestivi, e un uso mirato di eventuali sostanze curative.
Dal tour nella vigna alle tavolate bucoliche sotto le belle pergole, il passo è breve: i prodotti dell’orto biologico della proprietà vengono elaborati in piatti sopraffini e annaffiati dai vini auto prodotti.

Da Kimiya Taste Hub

Da Kimiya Taste Hub potrete partire da una colazione internazionale, con l’english, la polish o la spanish breakfast, il french toast, o un goloso cheesecake, sostare per un brunch, con tutti gli stuzzichini golosi della tradizione campana, e concludere con l’aperitivo serale.
A due passi dal santuario, in un’atmosfera giovane e informale.

Panificio Esposito

Infine, per una merenda a tema da portarsi al Parco Archeologico di Pompei, fate sosta al Panificio Esposito.
Qui le mani creative di Esposito Mastro Fornaio, col supporto scientifico di alcuni ricercatori inglesi che si occupano di archeofood, hanno creato il “Panis Pompeii”. Un pane dolce, con uva, noci, miele, fichi, latte di capra, succo di melograno, che nasconde un segreto. La lievitazione dell’impasto di farina è infatti affidata al mosto di vino rosso, probabilmente l’ingrediente lievitante utilizzato in epoca romana.
Naturalmente al panificio Esposito troverete anche pizza, a lenta lievitazione, pastiere napoletane, focacce, biscotti e una ricca selezione di pasticceria da forno.

Dove dormire vicino al Santuario di Pompei

AJ Suite Bed & Breakfast

Se cercate una sistemazione informale e confortevole, vicina al santuario e ai ristoranti appena raccontati e a quindici minuti a piedi dal parco archeologico, AJ Suite Bed & Breakfast potrebbe fare al vostro caso.
Tre camere da letto con bagno privato e frigo in stanza, una grande cucina in comune, una padrona di casa ospitale e una vista spettacolare sulla città. Perfetto anche per chi viaggia con pet!

Hotel del Sole

Se invece preferite il comfort, gli agi (e il prezzo) di un Hotel 4 stelle, proprio davanti agli Scavi e sopra al Varnelli Bistrot, l’Hotel del Sole dispone di cinquantadue camere, alcune con vista sul parco archeologico o con idromassaggio.
Il parcheggio gratuito è indubbiamente un valore aggiunto, visto che il costo dei posteggi davanti agli scavi si aggira intorno ai trenta euro al giorno.

 

Organizzare un tour a Pompei e dintorni

Pompei Città può essere un punto di partenza per la visita al sito archeologico, al Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario, ma anche ai dintorni, come Vesuvio e Costiera Amalfitana.
Affidare la progettazione della vacanza a chi conosce davvero l’area, perché ci vive e ci lavora, è indubbiamente una garanzia. Pompei DMC opera sul territorio in qualità di destination company, con l’obiettivo di promuovere la città e la Campania tutta in un’ottica di turismo lento e sostenibile.

L’articolo è scritto in collaborazione con Associazione Italiana Travel Blogger (Aitb) e Pompei DMC.

Ho visitato la Città di Pompei e il Parco Archeologico in occasione di un MeetUp di Aitb, di cui faccio parte. Tutta l’organizzazione dell’evento – tra cui l’analisi e ricerca dei partner e l’ottenimento del patrocinio morale del Comune di Pompei – è stata affidata a Pompei DMC, che ringrazio.

Per altre ispirazioni in terra campana, leggi anche Costiera Amalfitana con i bambini: colori e profumi nei borghi più belli


Teresa Scarselli
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Commenti su “L’altra Pompei, cosa vedere oltre gli scavi: dal santuario alla street art

  • Articolo davvero interessante! Ho visitato Pompei, ma non ho mai avuto il tempo di soffermarmi oltre gli scavi. Amo molto la street art, e l’Osteria Da Caupona mi ha letteralmente conquistata. Grazie, mi hai fatto proprio venire voglia di tornarci presto 🙂

  • Oltre gli scavi non ho mai visto Pompei città, sicuramente non è così famosa come il suo parco archeologico ma sicuramente la prossima volta farò un salto e magari proverà l’esperienza gastronomica Da Caupona, indossando gli abiti tradizionali.

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