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Assisi con i bambini: 10 cose da fare

Benvenuti con i vostri bambini ad Assisi, nel cuore dell’Umbria, dove la storia si intreccia con la spiritualità e la bellezza abbraccia ogni canto.
Assisi è celebre per essere la città natale di San Francesco e Santa Chiara. La sua storia inizia già nel IX secolo a.C. con l’insediamento sulle pendici del Monte Subasio di un antico popolo italico di lingua indoeuropea, quello degli Umbri.
Un breve sprazzo etrusco lasciò poi spazio alla sfera romana, e proprio da questa importante eredità comincia il nostro itinerario alla scoperta di dieci cose da fare ad Assisi con i bambini.

1 – Ammirare il tempio di Minerva

Tra stretti vicoli e piazzette lastricate, abitazioni di pietra si ergono l’una contro l’altra, creando un’atmosfera surreale che riporta indietro nel tempo fino al Medio Evo.
Tuttavia, una volta giunti in Piazza del Comune, rimarrete sbalorditi, forse tanto quanto lo fu lo stesso Goethe durante il suo grand tour in Italia nel 1786. Si erge imponente sulla piazza il magnifico Tempio di Minerva, risalente al I secolo a.C., con la sua facciata perfettamente conservata.
Sei possenti colonne monolitiche, coronate da capitelli corinzi, sorreggono la trabeazione con il fregio.
I bambini rimarranno sorpresi entrando: del tempio romano è rimasta infatti solo la facciata; la cella è stata inglobata nella Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, in stile barocco.
Ma il passato romano dell’Urbe si nasconde anche sotto i vostri piedi. Per scoprirlo raggiungete l’inizio di via Portica.

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2 – Scoprire Assisi sotterranea: il Foro Romano

Siete pronti ad un viaggio nelle viscere di Assisi? L’entrata nel sottosuolo avviene attraverso la cripta romanica dell’ex chiesa di San Nicolò “de platea”, dove sono in mostra sarcofagi, capitelli e iscrizioni provenienti da Assisi e dalle sue immediate vicinanze.
Attraverso un corridoio rivestito da una pedana in vetro, potrete ammirare la pavimentazione originaria sottostante, immergendovi così in un suggestivo viaggio nel passato.

Raccontate ai bambini e ai ragazzi che state camminando nell’antico foro di Assisi, ossia la piazza principale in epoca romana, fulcro dell’attività economica, religiosa e politica.
Le vestigia del Foro includono il basamento del tempio con le porte di accesso al pronao, una cisterna monumentale, un podio con i seggi per i magistrati, e il basamento di un tempietto dedicato a Castore e Polluce.

In un secondo ambiente, sono custodite tre statue in marmo rinvenute nell’area del Foro.

La domanda in famiglia sorgerà spontanea: come è stata possibile l’obliterazione del Foro con sovrapposizione della nuova piazza comunale?

La crescente notorietà di Assisi, soprattutto in seguito alla grande venerazione di Francesco e Chiara, portarono alla riorganizzazione dello spazio pubblico. Nel corso del 1200, durante la fase di espansione urbanistica, l’intera area venne ricoperta, ad eccezione del Tempio di Minerva, realizzato su una terrazza sopraelevata affacciata sul Foro.
Un video disponibile all’interno del percorso racconta nei dettagli a grandi e piccini le vicende costruttive della piazza.
Caduto in oblio, l’antico Foro romano fu riscoperto nel corso di scavi ottocenteschi. Da pochi anni è nuovamente visitabile.

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3 – Salire sulla Torre del Popolo

Uscite dagli inferi e arrampicatevi su per i gradini – sono ancora quelli originali – della Torre del Popolo, in Piazza del Comune.
Adiacente al Tempio di Minerva, la torre fu eretta per ospitare la magistratura del Capitano del Popolo, la cui presenza ad Assisi è documentata sin dal 1267.
L’edificio, alto ben 47 metri, fu completato nel 1305, durante il mandato del Capitano Cabrino da Parma.
In occasione della celebrazione del VII centenario della morte di san Francesco nel 1926, furono fatte alcune integrazioni. Sulla sommità della torre fu aggiunto il coronamento con merli ghibellini e fu posta la campana delle Laudi, con inciso il Cantico delle Creature. Si tratta del testo poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l’autore, San Francesco.

4 – Riconoscere animali di pietra al Duomo di San Rufino

Il Duomo di San Rufino, edificato nel XII secolo, è la chiesa più antica di Assisi. Riveste una rilevante importanza nell’ambito del culto francescano, poiché si crede che in questo sacro luogo furono battezzati San Francesco e Santa Chiara. In questa chiesa, inoltre, San Francesco fece la sua prima predicazione.
La meravigliosa facciata è considerata una delle opere più significative del romanico “umbro”.

Divertitevi con i bambini in una caccia ai più fantasiosi animali di pietra: i tre portali sono fiancheggiati da leoni e grifi scolpiti.
La lunetta del portale destro mostra due uccelli che si abbeverano a una fonte (simbolo delle anime cristiane appagate dalla grazia divina), mentre quello sinistro ha due leoni.
Sul registro superiore, dal finto loggiato sbucano altri animali, riuscite a riconoscerli?

Asssisi in famiglia duomo san Rufino

5 – Meditare nella Basilica di San Francesco

Secondo la tradizione, fu lo stesso Francesco a indicare il luogo in cui desiderava riposare dopo la sua morte, assieme ai derelitti. Si trattava dell’area più bassa della città, che solitamente accoglieva le sepolture dei condannati a morte.
Nonostante Francesco nel suo testamento avesse raccomandato la costruzione di una chiesa semplice, conforme alla principale regola francescana, quella della povertà, la sua istanza non fu accolta. Questa decisione fu giustificata dalla missione che la struttura ecclesiastica avrebbe dovuto avere, quella di mediazione per trasmettere il messaggio francescano.

La Basilica di San Francesco fu quindi il luogo di sepoltura del fondatore dell’ordine, riconosciuto già due anni dopo la sua morte come una delle figure più significative nella storia del cristianesimo. Per questo motivo, fu progettata con dimensioni adatte a ospitare pellegrini e devoti e fu completamente affrescata. Gli affreschi erano infatti vere e proprie “Bibbie per i poveri”, destinate a coloro che non sapevano leggere, ma potevano essere istruiti attraverso le immagini.

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6 – Contemplare gli affreschi di Giotto

Anche se il tema è ancora oggetto di dibattito tra gli storici dell’arte, la tradizione attribuisce a  Giotto i mirabili affreschi della Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi.

Il ciclo di affreschi racconta la vita del Santo, in luoghi ben precisi: gli spazi urbani sono ricchi di raffinati dettagli e riconoscibili come, ad esempio, il Palazzo del Comune di Assisi, o il tempio di Minerva.
È un modo nuovo di dipingere, molto realistico, raccontando l’umanità dei personaggi, con cura nei dettagli fisici e negli elementi paesaggistici.
Con i bambini, soffermatevi sulle scene più rappresentative, come “Il dono del mantello”, con un giovane Francesco che dona il proprio mantello a un nobile ma povero.
La rinuncia ai beni paterni”, che ricorda uno dei momenti più salienti nella vita del santo. Nell’”Omaggio dell’uomo semplice”, potrete riconoscere il Tempio di Minerva e la Torre del Popolo.
Soffermatevi sulla scena de “Il presepe di Greccio”, secondo la quale, nel 1223, Francesco allestì il primo presepe.

Basilica di Assisi Giotto per famiglie
Storie di san Francesco, Omaggio dell’uomo semplice. Immagine di pubblico dominio tratta da Wikipedia

7 – Entrare nel terzo Paradiso al Bosco di San Francesco

Piccoli grandi viandanti dell’anima, benvenuti nel Bosco di San Francesco. Oltre il muro che delimita la piazza della Basilica Superiore si apre un ambiente naturale di boschi, prati e un piccolo complesso benedettino del XII secolo.
È grazie al FAI che questo spazio, ridotto a discarica, è tornato a respirare. Il bosco, ripulito da trenta tonnellate di rifiuti, è stato ripristinato e ripiantumato, con ulivi, ginestre, querce.
Oltre al restauro paesaggistico, all’interno di una radura dominata da una torre medievale, il FAI ha commissionato a Michelangelo Pistoletto un’estesa opera di land art, intitolata “Il Terzo Paradiso”.
Ma che cos’è e cosa rappresenta quest’opera?
L’artista specifica che il termine “paradiso” nell’antica lingua persiana, significa “giardino protetto”.
Il Primo Paradiso è quello in cui la nostra vita era legata alla natura. Il secondo è il paradiso artificiale, creato attraverso l’intelletto umano, la scienza e la tecnologia.
Il Terzo Paradiso è la speranza dell’artista per il nostro futuro sulla Terra, una fusione tra il primo e il secondo. È la visione di un equilibrio armonico tra artificio e natura.
L’opera di Land Art, un nuovo Segno d’Infinito con tre anelli, è stata realizzata con centoventuno alberi di ulivo. L’invito è quello di percorrere la serpentina tra i filari e diventare parte integrante dell’opera.

8 – Arrampicarsi sulla Rocca Maggiore di Assisi

Raggiungete infine, con una passeggiata in salita dal vicolo San Lorenzo o da via della Rocca, accessibile anche alle macchine, la Rocca Maggiore di Assisi.
Alla fortezza si accede dal bastione cinquecentesco, fino al cortile su cui si aprivano le stanze di servizio.
Dal cortile potrete accedere al maschio, che fungeva da abitazione del castellano, al quale si sovrappongono cinque ambienti uniti da una scala a chiocciola.
Arrivati in cima alla torre maestra, godetevi la spettacolare vista sulla gola attraversata dal fiume Tescio.

Rocca Maggiore di Assisi in famiglia

9 – Dormire in un ex monastero ad Assisi

Nel vostro soggiorno ad Assisi con i bambini, a due e a quattro zampe, c’è un’ulteriore esperienza immersiva per suggere tutto il fascino di questo antico borgo. In pieno centro storico, all’interno di un edificio risalente al 1072 originariamente adibito a monastero maschile, si trovano gli appartamenti di Elu Rent.
Dal cortile interno, una porticina segreta svela l‘accesso alla vicina Chiesa di San Paolo, aggiungendo un tocco di mistero.

Assisi in famiglia dove dormire

Questi cinque appartamenti sono molto accoglienti e vantano viste panoramiche mozzafiato, un arredamento curato nei dettagli e servizi inclusi che rendono il soggiorno impeccabile. Tra questi, il set di cortesia, la presenza di una concierge operativa 24 ore su 24, il check-in e check-out autonomi tramite smart-lock, una macchina (con capsule) per caffè espresso e una smart TV.

Noi abbiamo scelto Casa Jasmine come nostro rifugio e abbiamo avuto il privilegio di portare con noi anche Lola, la nostra jack russell. Trovare strutture di alto livello che accolgano anche gli amici a quattro zampe è raro, ma qui non solo sono benvenuti, ma sono fornite anche cuccia e ciotole pronte per l’uso.

Assisi in famiglia dove dormire in centro

Elisa, la proprietaria, ci ha fatto vedere anche gli altri appartamenti: Casa Eleonora, Casa Dalia, Suite Vittoria e Suite Ginevra. Tutti raffinatissimi e super accessoriati.
Ma ciò che rende ancora più originale questa esperienza è il fatto che gli alloggi fungono anche da galleria d’arte, integrando l’estetica contemporanea con la storia intrisa tra le pareti di questo affascinante edificio. Se lo vorrete, potrete addirittura acquistare i pezzi unici appesi alle pareti, realizzate dall’artista Loris Cardoni.

Per la nostra prossima visita però, abbiamo già puntato Casa Affreschi. Questo appartamento è situato in un palazzo storico risalente all’inizio dell’800, affacciato sulla suggestiva Piazza del Comune. La vista panoramica abbraccia l’intera vallata sottostante di Santa Maria degli Angeli.
Ogni stanza di Casa Affreschi è impreziosita da affreschi luminosi, conferendo all’atmosfera un tocco di eleganza e prestigio.

Assisi in famiglia dove dormire in centro (1)

Ah, dimenticavo, in ogni appartamento c’è la cucina con tutto l’occorrente, ma se non avete voglia di spignattare, continuate a leggere!

10 – Mangiare specialità umbre in pieno centro di Assisi

Sono sempre stata convinta che i ristoranti troppo centrali, sulla piazza principale, fossero locali acchiappa turisti, ad alto costo e basso livello.
Eppure, consigliati da Elisa, la nostra Host di Elu Rent, abbiamo mangiato ottimamente e a prezzi contenuti in pieno centro Assisi, a due passi dal nostro appartamento. In Piazza del Comune di Assisi, un po’ nascosto oltre una volta a botte affrescata a grottesca, c’è l’ingresso della Trattoria Pallotta.

Qui potrete assaggiare piatti della tradizione umbra, tra cui tagliatelle fatte in casa, gnocchi di patate, coniglio alla cacciatora, torta al testo, piccione alla ghiotta e specialità al tartufo.
L’ambiente è amichevole e informale, ma cucina e impiattamento sono davvero ad alto livello.

Informazioni utili sulla visita ad Assisi

Assisi è un borgo visitabile tranquillamente in un weekend, ma può essere una base perfetta per tour alla scoperta dell’Umbria con bambini e ragazzi.

Tra l’altro, per chi soggiorna almeno una notte, è disponibile gratuitamente Assisi Welcome Card (a noi l’ha fornita Elisa), grazie alla quale potrete visitare musei e luoghi di interesse a prezzo ridotto e usufruire di agevolazioni e sconti su servizi turistici (parcheggi, taxi e visite guidate) e presso gli esercizi commerciali e ristoranti aderenti al circuito.

E adesso scoprite la magia del Natale e dei videomapping ad Assisi!

Il paragrafo 9 è scritto in collaborazione con la struttura di affitti turistici Elù Short Rent.

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