cosa fare e cosa vedere a Roma con bambini

Cosa vedere e cosa fare a Roma con bambini

I classici da non perdere la prima volta a Roma in famiglia

Cosa vedere e cosa fare a Roma con bambini e adolescenti? Dal Colosseo al Pantheon fino a San Pietro, soffermandosi a contemplare la bellezza dei musei della Città Eterna, qui troverete ispirazioni e informazioni per visitare la capitale in famiglia.

Roma con i bambini: dal mito al futuro

Dalle sue origini mitiche, con Romolo e Remo che fondano la città nel 753 a.C. e, Roma si trasformò in una formidabile repubblica e, in seguito, in un impero che si estendeva su tre continenti.
La posizione strategica lungo il fiume Tevere facilitò sia il commercio che l’espansione militare, ma la forza dei Romani è da ricercare soprattutto nella loro abilità ingegneristica e nella loro organizzazione. Hanno conquistato il mondo allora conosciuto costruendo strade, porti e acquedotti.

Roma emerse poi come l’epicentro della cristianità, sede papale all’interno della Città del Vaticano. L’alleanza instaurata fra Chiesa e arti ha riempito musei e chiese di capolavori assoluti, che rappresentano il codice base della nostra storia dell’arte.

Con questa riflessione, anche i più giovani apprezzeranno il variegato palinsesto della città, che accosta epoche e stili in duemila anni di storia. Oggi, Roma si presenta come una metropoli vibrante, che fonde antiche vestigia con un tocco contemporaneo e cosmopolita.
Ecco le attrazioni imperdibili della vostra prima volta a Roma.

Roma cosa fare in famiglia visita al Foro Romano

Al Foro Romano: passeggiare sulla storia

Dall’età repubblicana, il Foro fu il cuore pulsante dell’Urbe, centro politico, istituzionale, religioso, dove i cittadini si riunivano per partecipare alla res publica, cioè alla vita politica della città. Un tempo vivace centro della vita civile, fungeva da epicentro per attività politiche, mercati e cerimonie religiose.
Nei secoli vi trovarono spazio vari monumenti: dagli edifici per le attività politiche, religiose e commerciali, alle basiliche civili, dove si svolgevano le attività giudiziarie.
Trovarsi a tu per tu con l’antichità è nella norma a Roma. Ma qui al Foro Romano, si cammina letteralmente sulla storia.

La nostra visita al Foro Romano

L’accesso da Via della Curia, proprio sopra il monumentale Arco di Settimio Severo, è quello più rapido e meno utilizzato. Tra l’altro da questo punto potrete godere di una vista privilegiata su tutto il Foro, perfetta nel caso in cui non abbiate il tempo per fare la visita.
Pochi passi in discesa vi immettono sulla Via Salaria Vecchia: che emozione calpestare l’antico e consunto basolato e poter ammirare da vicino le preziose vestigia: poco rimane della Basilica Iulia e della Basilica Emilia, ma eccoci di fronte alla facciata del Tempio di Antonino e Faustina, trasformato in chiesa.
Accanto, il tempio di Romolo, anche questo convertito in chiesa, conserva ancora l’originale portone bronzeo del IV secolo (con tanto di serratura ancora perfettamente funzionante).

La mastodontica Basilica di Massenzio è la più grande e meglio conservata basilica civile all’interno del Foro. La sua funzione era di accogliere l’attività giudiziaria del prefetto urbano.
Pensate che la struttura a tre navate diventò un modello architettonico per la Chiesa Cattolica.
Continuiamo la nostra passeggiata, raggiungendo il grande complesso monumentale legato al culto della dea Vesta. Scopriamo che tra le attività svolte dalle Vestali, c’era la preparazione di alcuni cibi cerimoniali, così come la custodia di reliquie.
Chiudiamo il percorso con le Domus Flavia e Augustana, e dalla Via Sacra ci accingiamo a proseguire la visita al Colosseo. Il biglietto, infatti, include entrambi le attrazioni culturali.

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Al Colosseo: corride ante litteram

Una delle mete architettoniche da vedere a Roma con bambini e adolescenti, è il Colosseo, noto anche come Anfiteatro Flavio. Enorme struttura ellittica lunga 188 metri, larga 156 ed alta 57, poteva accogliere fino a cinquantamila spettatori.
Realizzato in blocchi di travertino appoggiati su una base tufacea, fu completato in solo dieci anni, seguendo un modello geometrico ben noto ai Romani: l’arco.

Osservandolo dall’esterno, i bambini vi chiederanno sicuramente l’origine dei numerosi fori: si tratta di perforazioni realizzate per ospitare perni di collegamento tra i vari conci di travertino che decoravano in origine la facciata, poi sottratti. L’anfiteatro nel Rinascimento fu infatti usato come fonte di materiali lapidei per edificare altri monumenti.

Commissionato dall’imperatore Vespasiano nel 70-72 d.C., fu inaugurato dal figlio Tito nell’80 d.c., con cento giorni di spettacoli.
Fu utilizzato fino al 438 d.C., e da quel giorno iniziò il suo declino del Colosseo, a tal punto che in epoca medievale fu quasi totalmente dimenticato.

La nostra visita al Colosseo

Tra tutti i monumenti a pagamento di Roma, l’anfiteatro Flavio è quello dove abbiamo riscontrato il maggior afflusso di persone. D’altronde si tratta di uno dei monumenti più visitati al mondo. Almeno una volta nella vita è opportuno entrarci, soprattutto se si viaggia con i figli che a scuola studiano la storia romana.

L’accesso avviene ancora oggi attraverso un sistema di scale e gallerie, dopo essere passati dal metal detector e aver ritirato le audioguide.
Scopriamo che le tribune ospitavano gli spettatori in base alla loro appartenenza sociale, con la prima fila occupata da aristocratici, magistrati, vestali e senatori e salendo donne e classi mento abbienti, con gli schiavi nella galleria più elevata.

Nelle giornate più afose veniva ricoperto da una tenda composta da ottanta vele (velarium).

Ma che tipo di spettacoli si tenevano all’interno del Colosseo?
Le manifestazioni più popolari erano a base di sangue e violenza, e duravano una giornata intera. Si iniziava la mattina con le venationes (cacce e lotte tra animali o tra uomini e bestie), si proseguiva l’esecuzione dei condannati e, nel pomeriggio, la lotta tra gladiatori.
Per un certo periodo furono inscenate anche le naumachie, simulazioni di battaglie navali, con allagamento dell’arena. Ma non ebbero grande successo.

Sotto l’arena, nei sotterranei gladiatori e animali attendevano il loro turno. Non avremmo mai immaginato che proprio qui sia stato realizzato il primo ascensore della storia! Sotterranei e arena erano difatti comunicanti attraverso ventotto montacarichi. Questo sistema permetteva di far apparire (apparentemente dal nulla) gladiatori e animali, con grande impatto scenico.

Informazioni per i biglietti del Parco del Colosseo

Ci sono vari tipi di biglietti disponibili per visitare il Parco del Colosseo, che comprende anche il Foro Romano. Per trovare quelli più economici è opportuno acquistarli con largo anticipo dal sito ufficiale di prenotazione del ParCO, gestito da CoopCulture. Tutti gli altri siti, come Get Your Guide, applicano sovrapprezzo!

Dovrete scegliere giorno e orario della visita al Colosseo, mentre la visita al Foro Romano è ad orario libero nell’arco delle 24 ore (con il biglietto ordinario valido 24 ore).

Se avete tempo e gambe, potete acquistare il biglietto Full Experience: è valido due giorni consecutivi e apre le porte ad ulteriori esperienze (arena e sotterranei del Colosseo, Santa Maria Antiqua ed altri). Come al solito, informazioni dettagliate sul sito uffciale.

Roma con bambini cosa vedere Colosseo

Al Pantheon, archetipo architettonico

Affacciato su Piazza Rotonda, quasi intatto nella sua originaria bellezza, ecco il Pantheon, dedicato a tutti gli dèi dell’antica Roma. Fu costruito nel 27-25 a.C. da Marco Agrippa, generale romano, ma l’edificio attuale è il risultato di una riedificazione voluta dall’imperatore Adriano nel 120 d.C.
La trasformazione del Pantheon in chiesa nel 609, con la dedicazione a Santa Maria ad Martyres, ha giocato un ruolo cruciale nella sua conservazione.
Tra la selva di possenti colonne in granito che sorreggono il pronao, si trova l’enorme portale di bronzo a due ante, alte oltre sette metri, puntellate con chiodi e scanalate con decorazioni. Incredibile pensare che queste porte sono originali, sopravvissute a duemila anni di vicissitudini. Ancora oggi una sola persona può manovrarle, tanto sono ben bilanciate.

La nostra visita al Pantheon

Varchiamo la soglia di questo tempio millenario, immersi in un’atmosfera mistica e avvolgente. La luce naturale filtra attraverso l’oculus zenitale, un’enorme apertura circolare nel centro della cupola.
La sua cupola emisferica, la più grande in muratura al mondo, si erge maestosa; il suo diametro orizzontale di quarantatré metri è identico all’altezza totale dell’edificio, creando così una sfera perfetta. Proprio questo è il segreto matematico della sua armonia.
L’oculus è un’apertura circolare di quasi nove metri di diametro, posizionata al centro della cupola. Questa sorta di “occhio del cielo” è l’unica fonte di luce per il vasto vano circolare. Eppure, anche durante i giorni più nuvolosi, la luce che filtra creando un’atmosfera eterea.
Il pavimento leggermente convesso del Pantheon, dotato di ventidue tombini, è progettato per consentire il drenaggio dell’acqua.

Anche quando piove, l’acqua non entra dall’oculus. L’apertura crea infatti un “effetto camino”, cioè una corrente d’aria ascensionale che porta alla frantumazione delle gocce d’acqua.

Informazioni per i biglietti del Pantheon

Potrete acquistare i vostri biglietti per il Pantheon presso la biglietteria fisica oppure online sul sito www.museiitaliani.it. 
Quando abbiamo provato a fare il biglietto, il sito non era funzionante, ma è da segnalare che anche con biglietto già a acquistato dovrete fare comunque la fila.

Le tariffe sono basiche  (€ 5,00 intero; € 2,00 ridotto; gratuito under 18, residenti nel territorio del Comune di Roma, prima domenica del mese) e nonostante il tempo di attesa per entrare, il Pantheon è tra le meraviglie romane assolutamente da vedere con bambini e adolescenti.

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Nella Basilica di San Pietro e Città del Vaticano

Molto curioso per bambini e ragazzi il fatto di trovarsi in una vera città-stato indipendente all’interno di Roma, dove la forma di governo è una monarchia assoluta elettiva.
Istituita come stato sovrano nel 1929 attraverso i Patti Lateranensi, la Città del Vaticano si estende su una superficie di soli 44 ettari: è quindi il più piccolo stato indipendente nel mondo sia per superficie che per popolazione.
Ma soprattutto, pur nella sue piccole dimensioni, è lo Stato con la più alta concentrazione artistico-spirituale, contemplata da fedeli e visitatori che ogni giorno la visitano.
La suggestione prende forma già con l’ingresso in Piazza San Pietro: l’emiciclo dell’imponente colonnato, progettato da Gianluigi Bernini nel 1637, ricorda due grandi braccia sempre pronte ad accogliere la comunità.

La nuova basilica viene edificata obliterando la vecchia basilica costantiniana su commissione di papa Giulio II, uno dei più grandi mecenati di tutti i tempi. Giulio, infatti, vuole scolpire il suo nome nelle pietre e nell’eternità. Per mettere in atto l’ambizioso programma assolda i più grandi artisti dell’epoca: Donato Bramante, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.

Bramante inizia a lavorare al progetto della nuova basilica nel 1505, che poi passa nelle mani di Raffaello Sanzio.
A Michelangelo è commissionata la cupola: per progettarla si avvale di due modelli, il Pantheon e la cupola del Duomo di Firenze del Brunelleschi. Ne scaturisce un’architettura a doppia calotta: l’interno funge da struttura portante, l’esterno da scudo protettivo.
Nemmeno Michelangelo riuscì a realizzare il suo progetto, affidato ad altri notevoli architetti del tempo.
Ma di questi geniali artisti, ci aspetta un’ulteriore testimonianza nei Musei Vaticani.

Gli interni della Basilica di San Pietro

Ogni anfratto di San Pietro a Roma trasuda cristianità e arte ai massimi livelli.
Attorno all’Altare della Cattedra ruota un universo di immagini sacre, opere d’arte, cappelle che, su progettazione di Michelangelo, dettero il perimetro definitivo alla basilica.
Entrando, nella prima cappella di destra, protetta da una teca di vetro, è la Pietà, capolavoro di Michelangelo, realizzata nel 1499 quando l’artista aveva solo 24 anni.
Al centro della chiesa, l’altare papale è sovrastato dal Baldacchino bronzeo del Bernini. A proposito di riuso (ne abbiamo parlato nei paragrafi precedenti) per la realizzazione delle quattro colossali colonne tortili vennero fuse formelle bronzee che ornavano il soffitto del pronao del Pantheon.

Le Grotte Vaticane e i livelli inferiori: Pietro è qui!

Tre metri sotto l’attuale pavimento, si trovano le cosiddette Grotte Vaticane, ricavate nel dislivello tra la nuova e la vecchia basilica. All’interno delle Grotte si trovano le tombe di oltre 90 papi, alcuni monarchi e altri dignitari della chiesa.
Ma soprattutto, i resti di una necropoli romana, interrata dai costruttori della prima basilica.
Indagini archeologiche degli anni Cinquanta, integrate da studi più recenti, sembrano confermare la veridicità della tradizione che vuole qui la tomba del primo papa, Pietro.
A seguito di una campagna di scavi, furono scoperte alcune ossa avvolte in un prezioso panno di porpora e un frammento d’intonaco con la scritta in greco antico “PETR EN”, integrate nella frase “PETRos Eni”, cioè Pietro è qui.
La necropoli romana e la tomba di Pietro sono visitabili sono con particolari permessi dell’Ufficio Scavi a questo link.

Visita alla Basilica di San Pietro

Nel nostro recente viaggio a Roma non siamo riusciti a entrare nella basilica, che io avevo comunque già visitato in un precedente tour.
L’ingresso è gratuito, ma con lunga coda che si snoda lungo i portici della piazza, oppure a pagamento con un biglietto integrato dei Musei Vaticani.

Roma con bambini e adolescenti San Pietro

 

Ai Musei Vaticani e nella Cappella Sistina

I Musei Vaticani ospitano un’impareggiabile collezione di opere d’arte e manufatti, tra cui i famosi affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello.

La nostra visita ai Musei Vaticani

Emozionante percorrere l’intera penisola grazie alla Galleria delle Carte Geografiche, con affreschi che ritraggono le regioni italiane e le mappe zoomate delle principali città.
Furono dipinte fra il 1580 e il 1585 su disegno di Ignazio Danti, famoso geografo del tempo.

Il percorso di visita ci conduce attraverso lo spazio multicolore e la filosofica solennità delle Stanze affrescate da Raffaello, fino all’immensità michelangiolesca della Cappella Sistina.
Ecco poi la prestigiosa pinacoteca, con diciotto sale disposte in ordine cronologico con dipinti che vanno dal Medioevo al 1800 con 460 dipinti di capolavori di artisti del calibro di Giotto, Leonardo da Vinci, Raffaello, il Perugino e Caravaggio.
Non ricordavo assolutamente ci fosse anche una collezione d’arte contemporanea, con opere di Van Gogh, de Chirico, Chagall, Bacon, Burri e Matisse.
Fa parte dei Musei vaticani anche il Museo Pio Clementino, con le collezioni di epoca romana e greca. Da non perdere qui Gruppo scultoreo del Laocoonte e, soprattutto per i bambini, la Sala degli Animali, con un vero e proprio zoo fatto di sculture di animali.

A conclusione della visita, l’uscita è col botto scendendo dalla spettacolare scala a chiocciola elicoidale a doppia spirale, progettata nel 1932 da Giuseppe Momo. Ha una caratteristica insolita: chi scende non incontra chi sale e viceversa.

Informazioni per i biglietti dei Musei Vaticani

La modalità più economica per acquistare i biglietti ai Musei Vaticani è online sul sito ufficiale, prenotando con largo anticipo.
Noi non abbiamo trovato disponibilità, e anche per non fare file interminabili, abbiamo deciso di acquistare un biglietto salta fila, con ingresso preapertura al pubblico e guida in lingua inglese.

Roma prima volta Musei Vaticani

Tappe imperdibili: cosa vedere a Roma con i bambini… gratis!

Oltre ai siti archeologici e ai musei romani, ci sono attrazioni gratuite assolutamente da non perdere nella vostra prima visita a Roma.

VIVE, Vittoriano e Piazza Venezia

In piazza Venezia, il Vittoriano è il più importante monumento al primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, simbolo della Nazione e dei suoi valori democratici ed europei.
Una monumentale scalinata a due rampe collega l’ingresso del Monumento al primo terrazzamento sul quale giace l’Altare della Patria, dedicato al Milite Ignoto.
Non perdetevi Terrazza Italia per uno skyline bellissimo su Roma. E se la quota non vi soddisfa, con l’ascensore panoramico al prezzo di 7 euro (3,5 minorenni) raggiungete la Terrazza delle Quadrighe, in cima al monumento a Vittorio Emanuele II.

Roma cosa fare in famiglia VIVE Vittoriano Piazza Venezia

Piazza Navona, curiosità romane

Originariamente sede dello Stadio di Domiziano dal I secolo d.C., Piazza Navona si è evoluta nella sua forma attuale nel XVII secolo. Soffermatevi davanti al capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, la Fontana dei Quattro Fiumi, proprio di fronte alla chiesa di Sant’Agnese in Agone di Francesco Borromini. Entrambi furono maestri del barocco romano, ma con visioni opposte: sobrio ed elegante di Borromini, scenografico e ammaliatore Bernini.
Raccontate ai giovani visitatori la leggenda metropolitana sulla rivalità tra i due artisti: sembra infatti che la statua del Rio della Plata tenga alzato il braccio per ripararsi dall’eventuale crollo del campanile della chiesa di Sant’Agnese e che la statua del Nilo si copra il volto per non doverla vedere.
E adesso facciamo un salto in epoca romana, con una chicca curiosa: lo sapevate che durante la calura estiva la piazza veniva trasformata in una sorta di piscina: chiudendo i tombini, le fontane tracimavano e la allagavano? Noi no!

Piazza di Spagna, sfilata in famiglia

Concepita con il duplice intento di adattare il progetto al pendio e creare un luogo di ritrovo dei cittadini, con aree di sosta e sedili, la Scalinata di Trinità dei Monti, che si conclude nella bellissima Piazza di Spagna, è ad alto tasso scenografico, sia in salita che in discesa.
Al centro spicca la Fontana della Barcaccia, progettata e scolpita in stile barocco da Pietro e Gian Lorenzo Bernini.

Fontana di Trevi, un capolavoro barocco icona della dolce vita

Incastonata nel cuore di Roma, la Fontana di Trevi è una delle più iconiche al mondo, anche perché celebrate da film che hanno fatto la storia e contribuito a costruire l’immagine della dolce vita italiana.
A definire quel modo di vivere spensierato, godereccio, elegante e un po’ trasgressivo, fu certamente Federico Fellini, in uno dei suoi capolavori, “La Dolce Vita” appunto, disegnandone un ritratto il cui ricordo suscita un po’ di nostalgia.

Oggi, visitando la scenografica struttura realizzata nel 1762 dall’architetto Nicola Salvi, non troverete certo l’atmosfera surreale del film: tantissimi turisti si affollano attorno, tanto da rendere difficile anche avvicinarsi alle sue sponde. Provate all’alba (consiglio di local!)

Curiosità: Tra gli undici acquedotti che fornivano d’acqua l’antica Roma, uno è ancora funzionante! Si tratta dell’Acquedotto Vergine, che alimenta la fontane di Piazza Navona, la Barcaccia a Piazza di Spagna, la e la Fontana di Trevi.

Dove mangiare a Roma (consigliato dai local)

Nelle nostre vacanze abbiamo cercato di testare la vera cucina romana, quella sincera e senza fronzoli, che va dritta al sodo: e non parliamo di uova, ma di qualità del cibo.
Per farlo, abbiamo potuto contare sui consigli spassionati di nostri amici, autentici romani de ‘Roma!

Da Giggetto al portico d’Ottavia, al Quartiere Ebraico

Locale storico e senza pretese, da Giggetto propone i piatti della tradizione romana giudaico, come tonnarelli cacio e pepe, saporita carbonara e una amatriciana fuori dal comune, carciofi alla giudia e filetto di baccalà che non te lo puoi scordà!

Lo Scopettaro a Testaccio

Arredo datato ma in ordine e pulito, allo Scopettaro si mangiano i piatti i piatti tipici realizzati con materie prime povere, come la coda alla vaccinara, la trippa e le polpette al sugo.

Nuovo Mondo a Testaccio

Il locale è tipico anni Settanta, con l’arredamento spartano ma in ordine. Potrete scegliere tra la pizza romana, sottile, e la cucina, con fritti, supplì, carciofi alla giudia, filetto di baccala.

Museo – Atelier Canova Tadolini, in Via del Babbuino

Se volete bere un aperitivo o pranzare immersi nell’arte, ebbene questo è lo studio di Canova, dato in locazione al suo allievo prediletto, il promettente Adamo Tadolini. Da allora questo studio è rimasto in possesso di quattro generazioni di Tadolini, arricchendosi nei secoli di modelli preparatori, sculture in marmo ed in bronzo, esercitazioni anatomiche.
Noi non lo abbiamo ancora testato, ma ci andremo sicuramente la nostra prossima volta a Roma.

Santini, panetteria romana e spaccio di paste, a Trastevere

Da Santini abbiamo assaggiato la più goduriosa focaccia e pizza di tutta la capitale, con la fortuna di trovare anche posto a sedere all’interno. Ma anche nel caso tutti i posti fossero occupati, non esitate a prendere il vostro trancio da passeggio, non ve ne pentirete!

Dove dormire a Roma (con cani e bambini)

Per scegliere dove alloggiare a Roma è necessario fare prima alcune considerazioni: il mezzo con cui si arriva, la modalità preferita di visita della città, il budget.

Per la nostra piccola vacanza a Roma abbiamo scelto Delmirani’s Book Apartments, davanti alla Stazione San Pietro, a due passi dalla Basilica, una posizione ideale per scoprire Roma sia a piedi che con i mezzi pubblici.

Delmirani’s Book Apartments, soggiornare a due passi da San Pietro

Il condominio è protetto da cancelli automatici e, prenotandolo in anticipo, è possibile ottenere, gratuitamente, un posto auto al suo interno. Noi abbiamo sempre lasciato la macchina ferma e abbiamo raggiunto il Vaticano a piedi in dieci minuti, in venti Castel Sant’Angelo, in mezzora Piazza Navona.

La struttura è composta da dieci appartamenti. Abbiamo alloggiato assieme a Lola nell’appartamento Bernini Classic, dove è presente tutto l’occorrente anche per cucinare. Non solo le pentole e le stoviglie, ma anche l’olio di oliva, il miele, il caffè, la nutella e il prosciutto per una nutriente colazione. A proposito di colazione, Delmirani’s Book Apartments offre un servizio ineguagliabile. Tutte le mattine, il forno vicino consegna porta a porta morbidi croissant e pane fresco, lasciando il delizioso pacchetto attaccato fuori dalla porta.
Ma il fiore all’occhiello di questo raffinato monolocale, oltre alla cortesia del host, Catherine, è la splendida terrazza abitabile con una vista preziosa: la Basilica di San Pietro.

Roma dove dormire vicino a San Pietro

Questo paragrafo è scritto in collaborazione con Delmirani’s Book Apartments.

Per altre esperienze a Roma, leggi anche Tour immersivi a Roma: realtà virtuale nel turismo culturale

Commenti su “Cosa vedere e cosa fare a Roma con bambini

  • Penso che Roma, la mia città, sia un immenso parco giochi per i bambini con la tante cose incredibili da vedere. Resto solo dubbiosa sui Musei Vaticani, davvero troppo grandi e affollati per visitarli serenamente con i più piccoli

  • Complimenti davvero, da residente a Roma da ben 14 anni e amante di questa città, devo ammettere che non conoscevo alcuni dei luoghi presenti in questo articolo. E poi, visitare questi posti in compagnia dei bambini, non ha prezzo.

  • Proprio quando al marito viene voglia di andare a Roma (perchè è un po’ che non ci andiamo) tu mi esci con l’articolo riassunto. Dillo che vi siete messi d’accordo!
    Roma è davvero immensa e non credo che riuscirò mai a vedere tutto quello che vorrei ma una cosa è certa: io all’Atelier Canova Tadolini ci voglio mangiare! Guarda: sto già sbavando!🤤

  • Mi sembra che Roma sia proprio una città perfetta anche per le famiglie con bambini. Ho preso nota della panetteria di Trastevere perché adoro la focaccia romana

  • Hai fatto un viaggio incredibile alla scoperta di tutti i luoghi più famosi e suggestivi di Roma! Tuo figlio sarà stato davvero entusiasta di poter vivere la Città Eterna in maniera spontanea ma anche molto istruttiva.

  • sara bontempi dice:

    Amo Roma, è una città meravigliosa, per me dopo Firenze è la più bella italiana. Ci sono davvero molte cose da fare, anche con i bambini, e poi la cucina romana è la migliorie

  • Noi andiamo spesso a Roma, vista la vicinanza. Al di la dei siti storici e architettonici ci sono anche tantissimi musei, famosi e non, come quello delle Illusioni. Perfetto per le famiglie con bambini. La Capitale è sempre un’ottima meta di viaggio, in ogni stagione

  • Beh, ma che bello e completo questo itinerario a Roma con bambini, alla faccia di chi pensa che i bambini possano annoiarsi in itinerari culturali o a camminare tutto il giorno da una parte all’altra di una grande città. Roma ormai è la mia città adottiva, quindi sono contenta due volte se si parla di lei!

  • Che bell’articolo, credo che un viaggio a Roma con gli adolescenti sia il modo perfetto per farli apprendere e divertire allo stesso tempo. Vedono, toccano e vivono cose che leggono e studiano a scuola e credo sia impagabile come esperienza.

    Volevo chiedervi un consiglio, io ho due figli, un adolescente e un bimbo di 3 anni, credete sia sostenibile seguire il vostro itinerario anche con il piccolo? Grazie in anticipo ragazzi!

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