Trieste Piazza Unità d'Italia con bambini

Trieste con bambini e ragazzi: vedere, fare, mangiare

Trieste è una città seducente, autentica ma riservata, e svelarla qui su due piedi, a grandi e bambini, è impresa ardua.
Racchiusa tra mare e bianche rocce carsiche, tra salite e discese, ha un aspetto soavemente decadente, ideale per famiglie che amano trekking urbani stimolanti e ad alto tasso culturale.
Da alternare, naturalmente, a corroboranti passeggiate nel carso triestino, ai tanti eventi che animano il centro e i dintorni, o in estate, al bellissimo mare locale.

Fino a maggio 2023 la puoi raggiungere in treno… senza pagare il biglietto!

Su e giù per Trieste con i bambini: cosa vedere

La nostra passeggiata comincia dalla piazza principale di Trieste, per scoprire poi il Borgo Teresiano e salire infine fino alla Cattedrale di San Giusto.

Piazza Unità d’Italia

Dal Molo Audace, che per duecento metri si protende verso il mare, lei sembra aspettare, fulgida e a braccia aperte, il vostro approdo.
Tra le più grandi piazze affacciate sul mare in Europa, Piazza Unità d’Italia è il salotto della città, nel vero senso della parola! Nel 2018 si è aggiudicata il Guinness World Record per il valzer più grande del mondo!
Con le spalle al mare, potrete ammirare da sinistra il Palazzo della Luogotenenza austriaca, sede della Prefettura, Palazzo Stratti con il famoso Caffè degli Specchi, Palazzo Modello, sede del Municipio, Palazzo Pitteri, il Grand Hotel Duchi d’Aosta presso Palazzo Vanoli, e infine il Palazzo del Lloyd Triestino.
Mentre voi genitori, volteggiando, contemplate attoniti l’iconica piazza, i più piccoli saranno incuriositi dalla scenografica Fontana dei Quattro Continenti. Fu costruita nel 1751, per celebrare la legge che, tre decenni prima, aveva promosso Trieste in porto franco.

Trieste Piazza Unità Italia
Trieste, Piazza Unità Italia.

Borgo Teresiano e Canal Grande

Nel 1719 infatti, Carlo VI, imperatore d’Austria, aveva esentato dai dazi doganali tutte le operazioni compiute in ambito portuale.
Tale riconoscimento contribuì a rendere la città un importante centro commerciale, con conseguente arricchimento e incremento demografico. Per soddisfare la necessità di nuove abitazioni, a metà Settecento, Maria Teresa, imperatrice d’Austria, decise di far edificare, in zona saline, un intero quartiere, denominato Borgo Teresiano. Il progetto iniziale prevedeva ben diciannove canali, ma alla fine si preferì un unico rio, il Canal Grande, utile alle imbarcazioni per raggiungere direttamente il centro della città per lo scarico delle merci.
Il canale è oggi attraversato da due ponti pedonali: il Ponte Verde e il Ponte Rosso. Il Ponte Rosso, oltre alla statua pensante di James Joyce, dal 1800 ospita uno dei mercati più vivi e attivi della cittadina.

Trieste Canal Grande

Il Teatro Romano

Incastrato e sacrificato tra palazzoni, ai piedi del Colle di San Giusto, sorge il Teatro Romano (I-II sec. D.C.) una delle più suggestive vestigia dell’antica Tergeste. Edificato quasi completamente in muratura, ad eccezione del palcoscenico che doveva essere in legno, poteva ospitare fino 3.500 spettatori.
La cavea sfrutta la naturale inclinazione del colle, mentre il proscenio fisso, ornato di statue e nicchie, s’innalzava sul mare che, in epoca romana, lambiva il teatro.

Pensate che durante il Medioevo vi furono costruite sopra alcune abitazioni, tanto che se ne persero le tracce, per riemergere poi grazie a un cantiere nel 1838.
Dal teatro, raggiungete l’Arco di Riccardo, altro elemento romano, quasi completamente fagocitato da un signorile palazzo ottocentesco.
Curiosità: il resto dell’arco prosegue all’interno dell’abitazione!
Adesso imboccate via della Cattedrale… e salite verso Colle San Giusto.

Trieste Teatro Romano visita con bambini
Trieste, Teatro Romano.

La Cattedrale di San Giusto

A conclusione della scarpinata (qui a Trieste il termine trekking urbano è decisamente appropriato) vi troverete all’ingresso della Cattedrale di San Giusto.
L’altura è il punto focale da cui la città si è irradiata, perché zona strategica e di controllo su tutte le vie di accesso, terrestri e marine.
Qui sorse il castelliere primitivo, poi la Tergeste romana, il mercato medievale, e la fortezza veneziana.
La Cattedrale di San Giusto è la chiesa più importante di Trieste. La facciata è semplice, ma impreziosita da un enorme rosone gotico, in bianca pietra carsica e dal portale, ricavato da un monumento funebre romano. Entrando, sarete sorpresi dagli scintillanti mosaici bizantini.
Non sarà difficile convincere i bambini a salire sul tozzo campanile: loro potranno toccare con mano le cinque enormi campane, e voi emozionarvi davanti allo spettacolo del Golfo di Trieste.

Castello di San Giusto

Di fianco alla Cattedrale si erge il Castello di San Giusto, fatto costruire nel Quattrocento dagli imperatori d’Austria nel Quattrocento per difendere e controllare la città, ampliato poi durante la breve dominazione veneziana. Vi è allestita l’Armeria e conservato il Lapidario Tergestino, con centotrenta reperti lapidei di epoca romana.

I Musei di Trieste… a misura di bambino

I principali musei di Trieste da scoprire in famiglia, per itinerari nella scienza e nell’arte.

Civico Museo di Storia Naturale

Il percorso di visita comincia con i minerali, prosegue con i dinosauri, l’evoluzione dell’uomo, e si conclude con gli animali attuali. Fiori all’occhiello del Civico Museo di Storia Naturale sono Antonio e Bruno, due Adrosauri dal becco d’anatra, rinvenuti al Villaggio del Pescatore, località nelle vicinanze di Trieste.
Spiegate ai bambini perché Antonio (per gli amici Tethyshadros insularis Dalla Vecchia) è speciale: si tratta di uno dei più completi scheletri fossili di dinosauri al mondo, estratto dal geosito integro e perfettamente connesso. I paleontologi hanno utilizzato la stessa tecnica di estrazione che si impiega nei giacimenti ad uso commerciale del Carso. Un enorme blocco di roccia (contente il dinosauro) è stato cavato e poi trattato con acido formico. La pietra calcarea si è degradata, assottigliandosi, fino all’affioramento del fossile. Antonio è stato poi lavato con cura e consolidato.
Bruno, appartenente alla stessa specie di Antonio, è stato estratto in maniera analoga: è un metro più lungo di Antonio, ma conservato solo al 70%.
E adesso andate a caccia dell’unicorno! Nel museo, infatti, uno scheletro di narvalo completo del lunghissimo corno ha la sua storia da raccontare.

Trieste Civico Museo di Storia Naturale Antonio
Trieste, Civico Museo di Storia Naturale Antonio. Fotografia tratta dalla pagina FB del Comune.

L’Immaginario Scientifico

L’Immaginario Scientifico è un museo della scienza interattivo, immersivo e coinvolgente, adatto a bambini e ragazzi di tutte le età, e anche gli adulti imparano qualcosa di nuovo!
Attraverso postazioni interattive, chiamate “exhibit hands-on”, potrete toccare con mano, interagire e comprendere non solo fenomeni naturali, ma anche le applicazioni più innovative della scienza.

Kleine Berlin

La Kleine Berlin è un sito privato, gestito da alcuni volontari. Si tratta di un vasto sistema di gallerie antiaeree sotterranee, proprio sotto il centro di Trieste.
Le visite sono solo su prenotazione, ogni ultimo venerdì del mese (kleineberlin@cat.ts.it).

Museo Revoltella

Volete entrare nella dimora di un vero barone? Il Museo Revoltella è oggi un’importante galleria d’arte moderna e contemporanea, nata grazie alla disposizione testamentaria del suo proprietario, barone Pasquale Revoltella (1795-1869), che lasciò l’intero palazzo alla città di Trieste.
Curiosità: Al piano terra, nel salottino d’angolo, cercate la finestrella che grazie a un sistema di lenti, permetteva al curioso barone di spiare la piazza sottostante.

Parco del Mare di Trieste

Dovrebbero partire a breve i primi lavori per la realizzazione del nuovo Parco del Mare di Trieste, nell’area della Lanterna, accanto all’omonimo faro. Promotori del progetto Icop, Costa Edutainment e Iccrea BancaImpresa. L’investimento complessivo per il progetto è di circa quaranta milioni di euro e l’apertura della struttura è prevista nel 2024. Il nuovo Acquario avrà una superficie complessiva di diecimila metri quadrati, suddiviso su tre piani, ospiterà ventotto vasche espositive di cui la principale, la vasca oceanica, conterrà tre milioni di litri di acqua.
Attendiamo fiduciosi!

Castello di Miramare

Da Barcola, lungo la Costiera, il Castello di Miramare si staglia all’orizzonte, come una bianchissima vela nel blu del mare di Grignano.
Sontuosa residenza dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo, e della consorte la principessa Carlotta del Belgio, fu costruito a metà Ottocento, secondo il gusto eclettico dell’epoca, che univa neogotico al revival medioevale.
Anche la leggendaria principessa Sissi vi soggiornò in alcune occasioni.

Tutti gli ambienti mantengono gli arredi originali: mobilia, suppellettili e decorazioni risalgono alla metà del XIX secolo.
Il castello, a picco sul mare, si affaccia a nord su un parterre decorato con aiuole e una fontana, che una recente riqualificazione e riprogettazione filologica ha riportato alle originali varietà botaniche.
Perdetevi nel lussureggiante parco, ben ventidue ettari di superficie, esito dell’impegnativo intervento condotto da Massimiliano d’Asburgo sul promontorio nudo e roccioso, con operazioni di riporto di terreno fertile per mettere a dimora piante, molte delle quali di origine extraeuropea.

Nove chilometri da Trieste, il Castello di Miramare è raggiungibile anche in autobus con la linea 6 da Piazza Oberdan.
L’ingresso al parco è gratuito. A pagamento invece, l’ingresso al castello, se privi di FVG card.

Trieste castello Miramare
Trieste, Castello Miramare.

Biodiversitario Marino (BioMa)

Prima dell’ingresso al Castello, in un’ala delle antiche Scuderie del Castello di Miramare, ha sede il Biodiversitario Marino (BioMa), centro di divulgazione e didattica ambientale. BioMa propone una vera e propria esperienza immersiva, per far conoscere a grandi e piccini la biodiversità marina del Golfo di Trieste e dell’Area Marina Protetta di Miramare.

Grazie a ricostruzioni della scogliera sommersa, diorami, video immersivi e rappresentazioni 3D, docce sonore per ascoltare i suoni del mare, potrete scoprire le meraviglie delle profondità marine ma anche le devastazioni che talvolta ha l’impatto umano sull’ambiente.
Al BioMa vengono organizzate, in estate, escursioni guidate di snorkeling per tutti, e centri estivi per bambini e ragazzi.

Musei gratuiti a Trieste

Sono tanti i musei gratuiti da visitare a Trieste con bambini e ragazzi. Anche solo per una brevissima immersione nell’arte, nella creatività e nell’etnografia.

Museo d’Arte Orientale

Il Museo d’Arte Orientale è la tangibile testimonianza dei traffici commerciali di Trieste con l’Oriente, dai quali proviene gran parte dei reperti esposti.
Di particolare interesse per bambini e ragazzi, la sala dedicata al teatro tradizionale del Giappone, il kabuki, con maschere e strumenti musicali e la sala del Samurai, con raccolta di armi e armature giapponesi dal XV al XIX secolo.
Il Museo Orientale di Trieste conserva una copia della xilografia “La grande onda” in stile ukiyo-e del pittore giapponese Hokusai.

Trieste Museo Orientale Hokusai
Trieste, Museo Orientale, Hokusai, La Grande Onda. Fotografia tratta dal sito ufficiale.

Museo del Mare

Se in famiglia siete appassionati di modellini di navi, di carte e strumenti nautici, o di tecniche di pesca, al Magazzino 26, che ancora conserva la memoria storica dell’impianto asburgico, potrete soddisfare tutte le vostre curiosità e vedere con i vostri occhi, ad esempio, il primo “telecomando” al mondo! Curiosi?

Museo della Bora

Grazie all’inventiva e alla dedizione di Rino Lombardi, è nato e sta crescendo Museo della Bora, uno strano luogo, a metà strada tra arte, scienza, curiosità e poesia.
Ascolterete i suoni e la forza della bora sulla vostra pelle e scoprirete cha anche i venti, opportunamente imbottigliati e catalogati, possono diventare reperto museale.

Trieste Museo della Bora 2
Trieste, Museo della Bora. Fotografia tratta dal sito ufficiale.

Museo Etnografico di Servola

Servola è un rione storico di Trieste, che ha avuto fino alla Seconda Guerra Mondiale una importante tradizione di panificazione.
In un’economia di sussistenza, le donne servolane contribuivano al sostentamento della famiglia preparando il pane in casa e vendendolo in centro, davanti alle fabbriche, ai negozi e in qualche abitazione privata. Si trattava di piccoli panini bianchi, che ebbero un grande successo anche alla corte viennese.
Nel Museo Etnografico di Servola, è stata ricostruita la tipica cucina servolana, com’era fino al 1945, con il forno a legna per la cottura artigianale del pane e tutti gli oggetti utili alla panificazione.
Curiosità: Indovinate un po’ dove è situato il museo? In via del Pane Bianco, 52!

Trieste letteraria

Da sempre città di frontiera, mediatrice tra Mediterraneo e Mitteleuropa, culla o casa di scrittori del calibro di Umberto Saba e Italo Svevo, James Joyce e Stendhal, Trieste si è classificata come uno dei più importanti centri di elaborazione e sviluppo della letteratura modernista.
Questo interesserà ben poco i piccoli visitatori, che saranno però curiosi di imbattersi in alcuni di questi illustri personaggi, che ancora passeggiano, in formato bronzeo: Umberto Saba, con la sua pipa, Italo Svevo, con cappello e libro in mano, James Joyce e Gabriele D’Annunzio.

Beviamoci un caffè letterario

Saranno ancora più frementi di immergersi nell’atmosfera intellettuale irredentista (l’irredentismo è stato un movimento politico-culturale patriottico, che a fine Ottocento rivendicava l’autonomia della città dall’Austria per compiere l’unità nazionale) alla proposta di una cioccolata calda in dei tanti caffè storici. Dal Caffè Tommaseo, il più antico di Trieste, al Caffè Torinese, con lo splendido bancone in stile liberty, al Caffè Pasticceria Pirona, all’Antico Caffè San Marco, furono tutti fondamentali per la diffusione della cultura e del libero pensiero nella vecchia città asburgica.

Curiosità: Prima di ordinare il vostro consueto caffè, è bene che sappiate che qui, a Trieste, c’è un vocabolario ben preciso che descrive le varianti sul tema.

Volete un espresso in tazzina? Ordinate un “nero”. Lo volete in bicchiere? Vada per il “nero in b”. Per un espresso macchiato in tazzina la parola d’ordine è “capo”, “capo in b” se lo volete in bicchiere.
Per la nomenclatura completa da studiare diligentemente pima del vostro prossimo viaggio in Venezia Giulia, vi rimando alla pagina del sito ufficiale del turismo Discover Trieste, come ordinare un caffé!

Trieste caffè storico Antico Caffè San Marco
Trieste, Caffè San Marco. Fotografia di Liliana Tarna.

Su e giù per Trieste con i bambini: cosa fare

Scopriamo la natura, in acqua, sotto terra o sulle cime degli alberi?

Barcola, per tuffi cittadini, sport, giochi e passeggiate

Il lungomare di Barcola è molto amato dai triestini, che qui prendono il sole otto mesi all’anno e fanno il bagno da aprile ad ottobre. Gli accessi al mare sono liberi, con disponibilità di docce a gettone.
Curiosità: Cercate i topolini! Si tratta di piattaforme sul mare, con spogliatoi, servizi e docce completamente gratuiti.
Nella pineta troverete anche parchi giochi, campetti e aree fitness attrezzate.

Nel cuore del Carso: la Grotta Gigante

Una delle attrazioni che faranno più felici i figli? Indubbiamente la Grotta Gigante, a Sgonico, dieci chilometri da Trieste (raggiungibile anche con autobus 42 da piazza Oberdan).
Pronti a scendere nel cuore pulsante del carso, scavato da antichi fiumi sotterranei? Cinquecento gradini vi porteranno a circa cento metri di profondità, nella spettacolare Grande Caverna. L’antro deve la sua incredibile ampiezza (potrebbe contenere al suo interno tutto il Duomo di Milano) alla fusione di due distinti ambienti ipogei, per cedimento del pavimento di roccia che le separava.
La visita guidata si svolge lungo un percorso di 850 metri, per circa un’ora: gradini, passerelle e magici sentieri si snodano tra le formazioni calcaree. Un magico bosco popolato da imponenti colonne, stalattiti e stalagmiti, formate dal carbonato di calcio deposto dall’acqua che filtra dalla volta.

Trieste Sgonico Grotta Gigante
Sgonico, Grotta Gigante.

Scimmiette cercasi, al Trieste Adventure Park

Discese in zip line attraverso il bosco, ponti tibetani, passaggi tra gli alberi: divertimento e avventura al Trieste Adventure Park sono a portata di tutti, grazie agli otto percorsi a difficoltà crescente. Per trascorrere una giornata all’aria aperta e mettere alla prova le proprie abilità.

Su e giù per Trieste con i bambini: dove mangiare

In centro a Trieste troverete tante osterie e ristoranti per assaggiare la cucina tradizionale triestina, da Scarpon, alla Siora Rosa, ma se volete abbinare ottimo pesce ad una location insolita, prenotate al El Forner. In pieno stile gaudiano, il locale è foderato di trencadis, il mosaico realizzato con piastrelle di scarto.

Per sardoni fritti strepitosi andate al Bita di Santa Croce,  per pescato e mangiato, al Pescaturismo di Duino. Ma qui vogliamo raccontarvi di ristori un po’ speciali, con una tradizione alle spalle di tutto rispetto, e catapultarvi in una realtà color seppia… Pronti a fare un viaggio nel tempo?

Andiamo a caccia di osmize!

Sono nascoste, segnalate solo da un rametto d’edera e talvolta da una freccia di legno, a picco sul mare o abbarbicate nel cuore del carso, tra viti e olivi. Sono le osmize, reminiscenze di locande transitorie: un decreto imperiale di Giuseppe II d’Asburgo nel lontano 1784, autorizzava gli agricoltori del Carso, per pochi giorni l’anno, a vendere e servire i loro prodotti, presso le proprie abitazioni.

Da allora, alcuni contadini del Carso triestino continuano la tradizione, aprendo le loro case (per brevi periodi).
Nelle osmize più autentiche troverete un ambiente spartano, con tavolate di legno e prodotti freddi già pronti. Ad esempio, un classico menu prevede prosciutto crudo e cotto, cotto arrosto, pancetta, salame, uova sode, formaggi, sottoli, pane e ovviamente un bicchiere di terrano, il rosso locale.

Una volta trovata l’osmiza di vostro interesse, verificatene telefonicamente l’apertura, sempre piuttosto variabile.

Consigli per visitare Trieste

Autentica, sportiva, contemporanea: Trieste è una destinazione ancora non corrosa dal turismo di massa, perfetta da visitare in un fine settimana ma anche da scegliere per una vacanza più lunga. Se dovete muovervi in autobus, potete acquistare i biglietti online direttamente dall’app TPLFVG.

E spendere meno

A Trieste in treno… gratis + FVG card gratis

Grazie all’accordo tra Trenitalia e PromoTurismoFVG, se arriverete a Trieste in treno, avrete il rimborso totale del biglietto ferroviario, per soggiorni di almeno due notti. Un invito a viaggiare in modo sostenibile, risparmiando il 100% del costo del biglietto fino al 31 maggio 2023.

Ma non solo, la promozione prevede anche l’omaggio di una FVG card, da 48h per soggiorni brevi, oppure la FVGcard WEEK, per soggiorni da 3 o più notti. Cosa è la FVG card? Leggi sotto!

FVG card
Con l’acquisto della FVG card, potrete entrare gratis in tutti i musei civici, ma anche alla Grotta Gigante e al Castello di Miramare, ricevere l’audioguida della città, salire gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblico urbano e novità, accedere a tre degustazioni gratuite comprendenti due calici di vino in tre cantine aderenti tra cui poter scegliere.

Potrete scegliere tra la FVG card con durata settimanale, o 48 ore. FVG card è il pass per visitare non solo Trieste, ma tutto il Friuli Venezia Giulia. Una card vale per 1 adulto + 1 bambino sotto ai 12 anni.
3 novembre musei gratis
Il 3 novembre a Trieste si festeggia il Santo Patrono; per l’occasione i Musei Civici Trieste sono aperti e visitabili gratuitamente!

La guida per i grandi: Trieste sottosopra

Mauro Covacich, Trieste sottosopra: Quindici passeggiate nella città del vento, Edizioni La Terza
Una visuale talvolta ironica, altre nostalgica, sicuramente inedita sulla città, per scoprirne alcuni siti iconici, altri meno conosciuti, con la capacità narrativa di uno scrittore di romanzi.
Per conoscere l’altra faccia di Trieste (che qui non è stata raccontata!)

La guida per i piccoli (ma non troppo): Trieste

Corrado Premuda, Sara Menetti, Le Guidine – Trieste, Ed. El
Una guidina allegra, leggera ma con tante notizie, informazioni, storia, letteratura, 10 tesori da scoprire, curiosità e una parte finale da completare, disegnare e… sporcare.

Trieste guidina Corrado Premuda
Le Guidine – Trieste, Corrado Premuda.

Scopri anche gli eventi, le manifestazioni e i centri estivi a Trieste, adatti anche a bambini e ragazzi!

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